ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Primaria Santa Caterina di Magenta (MI)

Un fermo «no» alla terza guerra mondiale

Appello ai potenti del mondo per un futuro di pace senza le esplosioni delle bombe, il rimbombo delle cannonate e il sibilo dei missili

Da diversi giorni le bambine e i bambini che vivono in Ucraina non possono più andare a scuola a causa della guerra. Da giovedì 24 febbraio migliaia di ragazzi e adolescenti, sotto i bombardamenti, vedono il mondo in bianco e nero, non più a colori.

Per più di settant’anni la guerra era stata tenuta lontana dall’Europa, ma ora ritornano le armi. I sogni dei giovani europei verranno distrutti? I bambini non dovrebbero conoscere le armi, né tantomeno imparare ad usarle, né conoscere la distruzione di un bombardamento. Dovrebbero imparare cose importanti, invece: apprezzare la cultura, imparare il significato della vita, crescere in un clima di collaborazione e convivenza; e divertirsi magari, per il resto. Le conseguenze di questa situazione, è ormai chiaro a tutti, saranno molto gravi. Perché con la guerra non si gioca. Le famiglie si separano, in guerra; si separano le mogli dai mariti, i fratelli dalle sorelle, non si può più lavorare e svolgere le normali attività quotidiane con gli amici. Alcuni genitori sono costretti ad abbandonare i propri figli, e molti uomini, obbligati a fare i soldati, lasciano i loro cari temendo di non vederli mai più. Il solo pensarci è orribile, devastante. Gli Ucraini vivono nel terrore: chiusi nei rifugi per evitare le bombe, pregano perché familiari e conoscenti ritornino a casa sani e salvi. Alcuni, i più fortunati, riescono a scappare – in macchina, in treno e anche a piedi – cercando riparo negli Stati Europei più vicini. Ma fuggono con il terrore e la paura che la guerra fa sorgere negli occhi, e con le lacrime di dolore e nostalgia. La guerra fa male a tutti. I soldati di entrambi gli schieramenti si domandano se riusciranno a sopravvivere, i civili spaventati fuggono, le mamme provano a mettere in salvo i propri figli, perché i missili non lasciano in pace neanche gli asili e gli ospedali. Ora, potenti della Terra, non sentite che la gioventù di tutto il mondo non vuole più guerre? Non capite che non dovete più commerciare e diffondere armi in tutto il globo ma libri e cultura, pace e amicizia? Siamo uguali, tutti esseri umani.

È necessario capire l’importanza della pace e dell’allegria. E l’importanza, tra le altre cose, di non far aumentare troppo le bollette del gas. Si dovrebbe pensare a salvare il nostro Pianeta, lo avete dimenticato? impedire il cambiamento climatico, salvaguardare la flora, la fauna e gli habitat naturali! E siccome abbiamo capito, anche se siamo giovanissimi, che ci vogliono tanti soldi per fare queste cose, pensiamo che dovreste spendere bene questi soldi, certamente non facendo la guerra. Parliamone allora, non fate i bulli! Troviamo un compromesso, ma basta con la violenza. E fate uno sforzo! Non gira poi tutto intorno a voi! Putin, la Russia è così grande, perché vuoi altra terra? Biden, rimani calmo e diventa veramente ecologico una buona volta. UE, aiutaci tu, non fare scoppiare la terza guerra mondiale, sennò poi, alle scuole superiori, ci toccherà pure studiarla!

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