ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Una nuova casa in altri pianeti dell’universo

Se un giorno tutto ciò che per noi è casa dovesse sparire? Cosa ne sarà di noi? Gli scienziati cercano nuove mete per salvare l’umanità.

Fin dall’antichità l’uomo ha avuto l’istinto di cercare, scoprire e chiedersi il perché. La scienza non è mai “sazia” di nuove scoperte e, nel corso del tempo, ha continuato a crescere; quanto si potrà ancora evolvere? Oggi vi presentiamo delle scoperte molto interessanti che potrebbero rivoluzionare l’umanità, soprattutto le generazioni future, che a causa del cambiamento climatico potrebbero essere costrette a trovare una nuova Terra che le potrà ospitare.

Noi ragazzi cercando informazioni, abbiamo scoperto l’esistenza di alcuni pianeti: TOI-1231 b un esopianeta distante 90 anni luce dalla Terra, è molto caldo, circa 57°C. Orbita attorno a una nana rossa, piccola e antica. Su questo pianeta un anno dura 24 giorni e, anche se per il momento non sembra del tutto abitabile, è interessante a livello di composizione atmosferica. Ora un nuovo studio sostiene che potrebbero esistere pianeti con condizioni maggiormente favorevoli rispetto a quelle sulla terra, al momento sono 24 i mondi che potrebbero essere abitabili.

A 20 anni luce dalla Terra, paria 300.000 anni di viaggio, si trova il primo pianeta con acqua allo stato liquido, che gli astronomi considerano quasi abitabile come il nostro. Gli scienziati ipotizzano la presenza di esseri viventi.

Si chiama Gliese 581d, già noto dal 2007, secondo le ultime stime dovrebbe avere una massa sette volte superiore alla Terra e una superficie doppia rispetto al nostro pianeta. Viene considerato troppo distante, infatti, si trova al margine estremo dello spazio, dove la temperatura permette la presenza di acqua in forma liquida causata dalla presenza di piogge. Un team dalla Svizzera potrebbe aver individuato un secondo pianeta Terra all’interno del sistema stellare Alpha Centauri A e B, sono le stelle più vicine al nostro pianeta. Gli scienziati hanno studiato le due stelle, e da lì hanno provato a calcolare la composizione chimica di un ipotetico pianeta roccioso.

Al suo interno sarebbero presenti acqua e materie prime.

Nell’orbita delle due stelle è già stato rilevato un corpo roccioso con una dimensione tra le 3 e le 7 volte quella del nostro pianeta. Secondo gli scienziati fino al 2035, il sistema Alpha Centauri A e B si troverà a una distanza sufficiente per poter essere studiato da vicino grazie a strumenti ultramoderni.

Considerando l’esponenziale innalzamento delle temperature sulla Terra, altri pianeti, che si consideravano inadatti, sono diventati un’alternativa.

Attualmente la Terra è ancora abitabile, ma chissà, prima o poi, in un futuro sarà possibile che l’umanità abbia bisogno di trovare un nuovo pianeta da poter chiamare “casa”.

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