Uniti per sconfiggere il cyberbullismo
Conoscere i molteplici rischi legati all’utilizzo del web consente di prevenire un fenomeno sempre più diffuso
Comprendere e approfondire la conoscenza sul web, per un uso sicuro e responsabile dei device. Con questo scopo gli alunni delle classi II A e II G della scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri di Carate Brianza hanno preso parte ad un’attività strutturata in vari step. Il lavoro ha avuto inizio in classe con una discussione riguardante i pro e i contro dell’utilizzo dei media, in particolare del mondo social.
Tra i vantaggi dell’uso del web, gli studenti hanno individuato la comodità di poter inviare dei messaggi senza doversi spostare dal luogo in cui ci si trova, la facilità di poter parlare con persone fisicamente distanti, senza dimenticare la possibilità di informarsi in tempo reale dal proprio dispositivo elettronico. Ma non è mancato l’esame degli svantaggi. Il web sta diventando sempre di più “un luogo virtuale in cui non si ha la sicurezza di potersi fidare delle persone con cui si entra in contatto”.
Per molti studenti «molti giochi online creano dipendenza» oppure «ci si imbatte sempre più spesso in pagine web poco sicure». Una volta concluso l’esame delle opportunità e dei rischi dei media, gli studenti hanno conosciuto la storia di Carolina Picchio, una giovane vittima di cyberbullismo. Carolina era una ragazza solare che una sera, ad una festa tra amici, ha commesso l’errore di ubriacarsi. Alcuni suoi coetanei, però, si sono approfittati di questa debolezza: l’hanno ripresa mentre si trovava sotto effetto dell’alcol e hanno reso pubblico sul web il video che la ritraeva protagonista in negativo. Da quel momento la sua vita si è trasformata in un incubo; la registrazione è divenuta virale e la situazione è degenerata fino al tragico epilogo: Carolina, non riuscendo a sopportare di essere denigrata, ha preferito togliersi la vita, lasciando un biglietto in cui ha denunciato l’accaduto. La sua famiglia, ignara fino a quel momento di tutto, ha deciso che non era più ora di tacere. Grazie alla determinazione del padre, è nata un’associazione che ora si occupa di sostenere chi subisce atti di cyberbullismo.
La testimonianza di Carolina ha spinto molte altre vittime a uscire allo scoperto. Gli studenti di II A e II G hanno quindi approfondito alcune di queste storie vere, tratte da »Cuori Connessi» (un progetto nato dalla collaborazione tra Unieuro e Polizia di Stato contro il cyberbullismo, per sensibilizzare genitori, insegnanti e ragazzi a un uso consapevole dei device connessi alla rete), creando a coppie o a piccoli gruppi delle interviste immaginarie ai ragazzi protagonisti delle storie. Ne è nata una riflessione spontanea: il mondo degli adolescenti è sempre più alle prese con il cyberbullismo, perché l’utilizzo dei media è ormai preponderante nella vita di tutti noi. Sconfiggerlo tuttavia è possibile: motivo per cui occorre conoscere i rischi in cui ci si può imbattere navigando in rete, cercando però di sfruttare coscientemente le possibilità immense offerte dal web.