La Grigna, meta ideale per le passeggiate
La montagna lombarda, descritta da Leonardo Da Vinci, offre rifugi e bivacchi con sentieri adatti a tutti, dai bambini ai più esperti
Il gruppo Grigne, diviso in tre settori, Meridionale 2177 m (detta Grignetta),Settentrionale2410 m (detta Grignone) e Coltignone 1479 m, si trova tra il ramo di Lecco e la Valsassina. Molte sono le mete da raggiungere con camminate immerse nella natura, con panorami spettacolari sul lago, rifugi caratteristici e piccoli bivacchi.
Partiamo dal più facile al più difficile da Mandello del Lario: Rifugio Elisa (1515 m, inaugurato 1927, CAI Mandello, per escursionisti). Sorge su un terreno donato da Evangelista Ferrario al CAI di Mandello. Prende il nome da sua figlia Elisa. Ristrutturato nel luglio 2022, prevede 3 ore di cammino.
La strada per raggiungerlo è molto faticosa, ma da lassù si gode una bella vista.
Rifugio Bietti Buzzi (1719 m, inaugurato 1896, CAI Mandello, per escursionisti). È il punto ideale di partenza per arrivare al rifugio Brioschi. Prende il nome da Luigi Bietti, segretario CAI per oltre 30 anni e dalla famiglia Buzzi che ha contribuito a ristrutturarlo nel 2009.
Dispone di camere in stile alpino, luminose e spaziose. È sempre aperto a parte in caso di forti nevicate.
Rifugio Rosalba (1730 m, inaugurato 1955, CAI Milano, per escursionisti). Si raggiunge partendo anche dai Piani Resinelli da via delle Foppe, passando dallo Zucco Manavello. Nei pressi ci sono opportunità per arrampicata per ogni livello di preparazione alpinistica. Prende il nome dalla figlia di colui che ha donato il terreno per costruirlo. Da lì si gode di un panorama stupendo.
Bivacco Bruno Ferrario (2184 m, inaugurato 1968, CAI Lecco, per escursionisti esperti). Situato sulla vetta della Grignetta, si raggiunge attraverso il sentiero 7, impegnativo con salite e tratti esposti, partendo anche dai Resinelli. Una volta arrivati al bivacco, si può dormire ad alta quota. Ha una forma molto particolare sembra una capsula del tempo.
Rifugio Brioschi (2403 m, inaugurato 1895, CAI Milano, per escursionisti esperti) In cima alla vetta della Grigna Settentrionale, prende il nome da Luigi Brioschi, ex presidente del Cai di Milano. Aperto tutto l’anno (in estate sempre, d’inverno nei weekend in base alle condizioni climatiche), offre la possibilità di mangiare piatti tipici di montagna e di dormire portando un sacco a pelo o un lenzuolo. È raggiungibile anche da Esino (giungendo in auto dal Cainallo), e da Balisio (più semplice anche se impegnativo).
In alternativa a camminate lunghe e impegnative, si può optare per l’Alpe di Era (850 m), una località di mezza montagna con i caselli, tipiche costruzioni lariane, destinate agli animali e ai pastori.
Per arrivare a Era (circa 90 minuti di cammino), si prende da Somana un sentiero facile, adatto a tutti. Nel cuore di Era scorre il fiume Meria, la cui acqua è potabile e dove si possono pescare delle trote. È tuttora visibile il casello che fu rifugio per i partigiani. Innanzitutto, dobbiamo tenere presente che la montagna non è l’ambiente a cui siamo abituati, quindi, prima di fare una passeggiata, bisogna sempre essere sicuri del meteo consultando i siti specifici; anche se piove, dobbiamo portare crema solare e cappellino; se c’è il sole, dobbiamo comunque avere la mantella; è indispensabile prevedere quello che potrebbe succedere (valanghe, frane); si deve prestare attenzione alla quota perché questa potrebbe causare vertigini.
Non dimentichiamo che molti pericoli dipendono anche da noi come, per esempio, disattenzione o scarso allenamento.
Anche gli animali potrebbero causare spiacevoli inconvenienti (morsi di rettili e di insetti).
L’abbigliamento è fondamentale: no a pantaloncini corti; sì a scarponi, guanti, berretto e pantaloni lunghi.
Nello zaino dobbiamo essere dotati di acqua, cibo, carta dei sentieri, kit di primo soccorso, attrezzatura adatta per la passeggiata e naturalmente il cellulare con GPS.
Abbandonare il sentiero principale è pericoloso come non comunicare dove si va o cambiare meta senza dirlo.
Bisogna stare lontani dai fiumi, dai sassi ammassati, dalle zone di ombra e dall’erba alta per evitare pericolose punture di zecche.
Insomma, camminare è divertente, ma bisogna farlo in sicurezza.