ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Istituto Canossa di Lodi (LO) - 2A

SanfereOrto, gli alunni diventano contadini

Il campo sociale di via San Fereolo a Lodi offre progetti didattici legati alla biodiversità e all’agricoltura sostenibile

Un orto sociale trasformato in una scuola a cielo aperto. È così che gli studenti dell’Istituto Canossa di Lodi vivono le lezioni presso l’appezzamento di terreno di SanfereOrto. Un’aula naturale con un prato verde al posto dei pavimenti, gli alberi che sostituiscono le pareti e l’immensità del cielo invece del soffitto.  Un luogo speciale, lo spazio di via San Fereolo, dove gli alunni possono lavorare a stretto contatto con la natura imparando i segreti di un’agricoltura ecologica e sostenibile. Il progetto è nato nel 2017 ed è gestito dai volontari del Movimento per la Lotta alla Fame nel Mondo (Mlfm) e da altre realtà del terzo settore. Il Comune di Lodi ha affidato la gestione dello spazio verde e dei progetti didattici ad un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS). SanfereOrto è un angolo di campagna ricavato ai bodi dell’ambiente urbano dove gli studenti imparano i lavori legati alle stagioni e ai cicli della terra. Giardinaggio, orticoltura e frutticoltura diventano attività finalizzate all’apprendimento e all’integrazione sociale perché a SanfereOrto anche le persone con svantaggi fisici, mentali e sociali possono dare il loro contributo. “Non avevo mai seminato e raccolto la frutta – racconta un’alunna della classe II A – ed è stato bellissimo perché ho potuto sperimentare di persona alcuni degli argomenti programma di scienze”. Gli studenti, a SanfereOrto si trasformano in veri e propri agricoltori: imparano le tecniche di coltivazione e piantumazione, si esercitano con la zappa e il badile, irrigano il terreno e le piante. “È stato faticoso racconta un alunno – perché dovevo rimuovere le erbacce e trasportare il materiale con la carriola. Ho raccolto le patate e le fragole insieme ai miei compagni. Mi sono divertito. Ho scoperto che la natura e gli esseri umani sono nati per collaborare”. La partecipazione delle scuole, dei cittadini e delle associazioni benefiche ha permesso di rigenerare un terreno comunale tramandando i mestieri e le tradizioni del mondo contadino. Per gli alunni, soprattutto, SanfereOrto offre un percorso che li spinge a sentirsi protagonisti della vita sociale. “I nostri studenti – commenta il docente di Tecnologia Enrico Oldini – hanno risposto con curiosità e partecipazione. Grazie a SanfereOrto hanno riscoperto la cultura del lavoro legato all’agricoltura, un settore decisivo per l’economia e la storia del nostro territorio. È un modo diverso di fare scuola e unisce gli sforzi di persone che provengono da percorsi diversi. L’orto sociale di via San Fereolo è un bene comune di cui tutti possono prendersi cura. Il terreno era in uno stato di abbandono e ora è ritornato a vivere e ad essere utile per la comunità. È una conquista di tutti che richiede una cura e un’applicazione costante. Insegna ai ragazzi ad avere a cuore i loro progetti nel tempo perché le cose di valore, per essere realizzate, richiedono necessariamente un impegno prolungato”.

Il terreno che ospita l’orto sociale è dominato da una grande quercia. Tra i volontari e le persone che frequentano l’appezzamento di via Fereolo è conosciuto come l’albero dei desideri. Ai suoi piedi, infatti, i volontari sono soliti accogliere gli studenti con una storia e li invitano a teneri gli occhi chiusi e a rimanere in silenzio. In questo modo possono concentrarsi e ascolta-re i suoni della natura. Al termine del racconto ognuno deve scrivere le proprie impressioni su un biglietto concludendo con un desiderio. I biglietti sono legati ai rami della quercia con fili sottili. Quando soffia il vento dai rami si alza un fremito simile al volo improvviso di uno stormo. Sono i biglietti con i sogni e i desideri che prendono il volo. È un momento in cui la natura diventa poesia perché è come se i desideri iniziassero il loro viaggio nel mondo e nella realtà. Studenti, persone disabili, giovani che hanno vissuto esperienze difficili, anziani e persone che semplicemente sono appassionate di giardinaggio hanno lasciato i loro sogni più segreti al riparo della quercia. Un albero secolare che rappresenta l’essenza di SanfereOrto, un vecchio terreno abbandonato di cui nessuno più si occupava e che oggi è rinato realizzando un sogno che sembrava impossibile. Il che dimostra che i sogni possono realizzarsi.

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