ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Cittadini digitali, istruzioni per l’uso

Il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea ha stilato una lista di comportamenti per aiutare a convivere con il web

Quanto tempo al giorno utilizziamo i nostri dispositivi digitali? Vi è mai capitato di svegliarvi e andare a controllare subito i messaggi o le ultime notizie sul cellulare? Ma… pensiamoci un attimo: utilizziamo sempre un buon linguaggio quando chattiamo sui social? Siamo sempre certi di navigare in sicurezza? Verifichiamo mai se tutto quello che leggiamo è vero? Per sapere tutto questo possiamo consultare il modello Digicomp! Un documento che promuovendo cinque Digital Competences ci aiuta a comprendere e a vivere il mondo digitale in cui entriamo tutti i giorni.

1) Informarsi: quando si naviga sui internet, attenzione a quello che si legge! Ci si potrebbe imbattere nelle fake news, cioè notizie false che servono per influenzare le persone e si diffondono velocemente a causa della condivisione sui social. Ma niente paura, si possono riconoscere: basta controllare la fonte e il profilo, verificare le immagini e infine valutare stile e font.

Ognuno di noi può essere “fact checker” con questi semplici passaggi. Per limitare la diffusione delle fake news non condividiamo notizie che non abbiamo verificato.

2) Comunicare: la comunicazione in rete si basa sull’uso consapevole dei social network e sulla cosiddetta netiquette, ossia il complesso delle regole di comportamento per favorire il rispetto tra gli utenti. Essa è molto importante per sviluppare una comunità virtuale caratterizzata da tolleranza e gentilezza.

3) Creare contenuti: milioni di utenti postano o condividono sul web materiali di ogni tipo, come per esempio in famose enciclopedie libere. Ma attenzione a non violare il copyright (diritti d’autore), rispettando il copyleft (permesso dell’autore, che dice come le sue creazioni si possono usare): testi e immagini infatti sono protetti, e violando alcune leggi ci sono sanzioni penali o civili. I materiali però possono essere utilizzati a scopo privato o didattico, a patto di citarne sempre la fonte! 4) Riconoscere i pericoli: navigando sul web occorre proteggersi e assicurarsi che siano garantiti riservatezza, integrità e disponibilità dei propri dati, per evitare che vengano falsificati o rubati. Per difendersi da elementi dannosi per il sistema operativo possiamo installare i firewall, gli antivirus e adottare buone pratiche come eseguire il backup. Se si subiscono imbrogli bisogna denunciarli alla Polizia Postale; inoltre dal 2018 nell’UE è attivo il «Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR)».

Non dimentichiamo infine che navigando troppo si rischia una vera e propria dipendenza.

5) Risolvere i problemi: Internet non è diffuso in modo omogeneo perciò si crea una disparità tra chi vi ha facile accesso e chi no, che si chiama digital divide.

Questa differenza riguarda persone con disabilità, anziane o con bassi livelli di istruzione e zone con carenze infrastrutturali (connessioni e coperture inadeguate, reti non efficienti).

 

Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano due problematiche significative che bambini e ragazzi si ritrovano ad affrontare nella vita di tutti i giorni. Con «bullismo» si intende un comportamento aggressivo e ripetuto nel tempo nei confronti di chi non è in grado di difendersi o di comportamenti di esclusione sociale messi in atto da una o più persone. Se ciò si verifica attraverso l’uso di tecnologie informatiche, parliamo più precisamente di “cyberbullismo”.

Come si può risolvere? Chi è vittima o testimone può confidarsi con familiari, amici, docenti; presentare denuncia alla Polizia Postale; bloccare o evitare i contatti sgraditi; chiedere la rimozione dei contenuti offensivi. Ma non solo: dobbiamo sapere che in Italia esiste una legge, «Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo», che protegge i minori sui social e individua i reati in cui un cyberbullo può incorrere.

Da dove cominciare allora? Possiamo evitare di creare account sui social se siamo minori di 14 anni, il che è anche stabilito dalla legge: è sempre meglio non rischiare di diventare anche noi vittime di cyberbullismo! Inoltre ricordiamoci di usare sempre un linguaggio rispettoso nei confronti degli altri perché la vera forza, che non tutti hanno, è proprio quella della gentilezza. 

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