Diritti e doveri per essere cittadini del web
Opportunità e rischi della rete: la partecipazione alla società digitale deve essere sicura e consapevole
Il web è pieno di opportunità per i giovani ma può diventare una trappola o un’arma pericolosa. L’Istituto Canossa di Lodi ha organizzato, per gli studenti della seconda media, un percorso dedicato alla cittadinanza digitale.
Il docente di arte, immagine e tecnologia Enrico Oldini ha guidato gli studenti attraverso una serie di lezioni che avevano lo scopo di educare ad una frequentazione sicura e responsabile della rete. «La società contemporanea – spiega l’insegnante – si è ormai trasferita totalmente nel mondo di internet. I vantaggi, anche sul piano scolastico, sono evidenti e sono emersi soprattutto con la pandemia. Ma accanto agli elementi positivi c’è sempre la possibilità di correre dei pericoli. D’accordo con le famiglie insegniamo i principi e le prassi di una condotta digitale che assecondi il loro desiderio di conoscere senza esporre gli studenti ai rischi e alle insidie».
La cittadinanza digitale rappresenta l’ultima frontiera dell’educazione civica che viene applicata al contesto delle chat, delle interazioni telematiche e della navigazione online. La formazione trasmette i diritti e i doveri che devono essere garantiti e rispettati da tutti. Il corso ha coinvolto direttamente gli alunni e le alunne della classe II A che hanno prima affrontato la parte teorica, studiando le fonti giuridiche nazionali e comunitarie, e poi hanno analizzato i casi pratici. Questi sono stati selezionati dal docente con lo scopo di mettere in risalto le conseguenze positive della navigazione e della comunicazione online ma anche i gravi pericoli nei quali possono cadere i minori a causa della poca esperienza.
Gli approfondimenti hanno riguardato i temi più diffusi e controversi del dibattito sulla rete anche in relazione alle vicende più drammatiche raccontate dai media nazionali e locali.
«So che devo stare attenta – racconta Carol in merito alle fake news – soprattutto all’attendibilità delle informazioni che circolano. La fonte di una notizia va sempre controllata e deve essere autorevole». Il compagno Carlo sul fenomeno del cyberbullismo: «Ho capito che ferire una persona tramite un dispositivo è talmente facile che non ce ne accorgiamo nemmeno».
Giovanni sulla violenza verbale e sulle campagne d’odio: «Ho imparato a non litigare quando comunico in una chat. Dietro un dispositivo c’è sempre una persona». Mario sul digital devide: «Partecipare alla società digitale è importante ma tutti devono avere le stesse opportunità per manifestare il loro pensiero. La tecnologia deve essere accessibile a chiunque». Miriam sui rischi della dipendenza: «Il tempo della navigazione deve essere limitato e di qualità. Deve essere davvero interessante e rappresentare un momento di crescita personale».
Il corso di cittadinanza digitale ha permesso di analizzare alcuni dei casi di cronaca che più hanno attratto, per le loro conseguenze negative, l’attenzione dei media.
Tra questi, sicuramente, la vicenda della bambina di 10 anni che è rimasta uccisa dopo aver partecipato ad una sfida mortale diffusa tramite Tik Tok.
Antonella, dopo essersi procurata una cintura elastica, è rima-sta soffocata.
Un’azione che molto probabilmente può avere commesso perché sollecitata da un manipolatore. Il caso, nella classe II A, ha scosso le coscienze degli studenti e ha innescato un dibattito che ha permesso di produrre una maggiore consapevolezza sull’utilizzo dei social. Giorgio, studente di seconda media che partecipa anche al corso di giornalismo della scuola, commenta così la storia di Antonella: «Non è giusto che una bambina abbia perso la vita per colpa di una persona che, dietro a uno schermo, ha manipolato una persona ingenua. È una tragedia che ci ha fatto riflettere molto. Ci sono delle buone regole da seguire. La prima è la sicurezza. Non devi mai fidarti degli sconosciuti come nella vita reale».
I genitori devono sempre essere informati in merito all’utilizzo dei telefoni cellulari e alla frequentazione dei social network esercitando sempre la vigilanza e il controllo.