ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Primaria Dottor P. Ravasio di Grumello del Monte (BG) - 4B

Amore per l’orto, salute per mente e corpo

Coltivare a scuola, un’esperienza ecologica didattico-educativa per imparare e salvaguardare saperi antichi e sapori

Avere un orto a scuola può sembrare strano, ma a Grumello del Monte è una realtà. Preparare il terreno, zappare, seminare, attendere è coltivare prima di tutto dei saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le persone e soprattutto i bambini non sempre hanno modo di sperimentare. Si impara a conoscere il proprio territorio, l’importanza dei beni comuni e dei saperi altrui, la ricchezza delle biodiversità, il piacere dell’attesa dei cicli della natura.

Coltivare l’orto a scuola è un’attività interdisciplinare per ogni età, un’occasione di crescita in cui si supera la divisione tra insegnante e allievo, tra adulto e bambino e si impara condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo. Infatti, nella scuola l’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di superare la paura degli insetti, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo. L’orto scolastico rappresenta uno strumento di educazione ecologica in grado di riconnettere i bambini con le radici del cibo e della vita.

Si impara che la terra non è un “supporto” da sfruttare, ma una “Madre” generosa da rispettare e tutelare. L’orto scolastico rappresenta per tutti uno strumento per meglio affrontare il tema di un corretto rapporto con l’ambiente e costituisce un modesto contributo all’assunzione di scelte responsabili per il futuro del pianeta.

Durante la preparazione e la lavorazione di un orto bisogna osservare, scrivere, manipolare, rappresentare, calcolare e dividere parti di terreno. Questi sono solo alcuni esempi di attività necessarie per l’orto che hanno bisogno di materie come matematica, geometria, italiano, disegno e aspetti trasversali legati alla crescita personale come lo sviluppo di capacità organizzative, relazionali e affettive.

Questo tipo di scuola esce dalle mura scolastiche e lascia spazio alle esperienze pratiche. In questo senso il progetto orto scolastico fornisce una varietà di occasioni per avvicinare i bambini al mondo naturale, offre spunti legati a tematiche come la biodiversità, la stagionalità, i metodi di coltivazione biologici, il rispetto della natura e di tutte le creature viventi, così come una sensibilizzazione alla salute. L’orto è un luogo che contribuisce a migliorare e consolidare le informazioni acquisite durante le lezioni in aula.

Secondo Confucio “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”, l’apprendimento mediante il fare e saper fare, favorisce momenti di interazione, di socializzazione, di relazione, creando situazioni dove sapere e fare si fondono e dove la pratica è necessariamente collaborativa.

Inoltre, ci si diverte e rilassa, lì il tempo passa velocemente.

 

Gli alunni e le alunne di 4ªB si sono attivati per fare delle interviste a diverse persone del loro territorio sul tema dell’orto, per scoprire cosa pensano e sanno al riguardo.

Gli intervistati hanno tra i 33 e i 50 anni e sono in prevalenza donne.

Il 95% degli interpellati ha saputo spiegare discretamente cosa è un orto, cioè un piccolo appezzamento di terreno in cui coltivare verdura, ortaggi e frutti ad uso prevalentemente familiare. Il 66% degli interrogati ha la possibilità di avere verdura o frutta proveniente da un orto di famiglia.

Tutti (100%) vorrebbero avere un orto, ma alcuni intervistati pensano di poter coltivare proprio ogni cosa, ma in realtà non tutti gli ortaggi sono coltivabili con il clima della zona e in quel territorio.

Il 15% degli interpellati non sa che diversi comuni come, per esempio, a Grumello del Monte e Telgate si possono affittare gli spazi-orto comunali.

Solo un intervistato non sapeva dell’iniziativa di orto didattico presso la primaria «Ravasio», gli altri invece trovano che sia un’idea interessante per far avvicinare i bambini all’agricoltura biologica.

Tutti concordano che i prodotti biologici ottenuti sono magari meno belli, ma con qualità nutritive migliori, perché gli ortaggi sono cresciuti senza pesticidi, hanno sapori più intensi, ma soprattutto sono più sani.

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso