ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Pirandello di Solaro (MI) - 3E

Un’esperienza di orientamento sul territorio

Uscita didattica alla Sew Eurodrive Smart Factory di Solaro per vedere da vicino come funziona il mondo del lavoro

Il 20 ottobre 2023 le classi terze della scuola secondaria di primo grado Luigi Pirandello di Solaro hanno visitato la ditta Sew Eurodrive Smart Factory di Solaro, nell’ambito del progetto di Orientamento.

Scesi dal pullman, gli studenti si sono ritrovati davanti a un enorme edificio bianco, costruito in chiave moderna e industriale e, appena entrati, hanno scoperto un ampio ingresso ordinato e pulito.

Una responsabile del reparto Marketing ha accompagnato ogni classe in una sala presentazioni, abbastanza spaziosa da contenere più o meno venticinque persone. All’interno c’erano un monitor collegato al computer, un podio per le conferenze con un microfono e una scrivania. Qui è stata mostrata una presentazione in formato video che ha illustrato dove, quando, e soprattutto chi ha fondato la ditta. I ragazzi hanno così appreso che l’azienda è nata in Germania nel 1931, grazie alla visione di un designer e a un banchiere che ha finanziato il progetto, riconoscendone il potenziale.

L’azienda conta circa ventunomila dipendenti sparsi in tutto il mondo, in circa cinquantaquattro Paesi, e nel 2017 è stata ampliata con la sede di Solaro.

L’addetta che guidava la visita ha spiegato che l’azienda è divisa in molteplici settori di attività, ma il cuore della fabbrica è la logistica, ovvero la funzione di trasporto merci per cui l’azienda sviluppa soprattutto motori e motoriduttori; altri settori sono quello della finanza e marketing, il settore informatico, il settore della produzione, il reparto assistenza e il magazzino.

In questi ultimi si svolge il lavoro manuale e sono presenti le diverse fasi della fabbricazione.

Qui gli operai lavorano aiutati da alcune navette con dei sensori che rilevano la presenza di persone; queste devono indossare un badge che permette loro di essere appunto rilevate dalle navette. Sopra di esse è presente un tablet su cui sono scritti tutti i passaggi che l’operatore deve svolgere per completare il pezzo di motore di cui si occupa. Quando una navetta ha finito il suo compito o sta aspettando di ricevere indicazioni tramite computer, ritorna nella zona di ricarica.

Dopo l’assemblaggio, i motori sono trasferiti nel reparto verniciatura, tramite un sistema di trasporto sospeso, e qui vengono colorati. Gli operai devono portare delle specifiche scarpe infortunistiche per evitare incidenti. È presente anche un grande schermo dove vengono indicati gli obiettivi giornalieri.

Prima di uscire dalla fabbrica, gli alunni hanno potuto osservare velocemente gli impiegati lavorare al computer nel reparto informatico: comunicavano con i clienti e con i lavoratori dei diversi settori, attraverso apparecchi all’avanguardia.

 

Il mondo del lavoro si avvicina alla scuola e si fa conoscere.

Alla fine della visita, infatti, i giovani visitatori sono stati accompagnati in una stanza che conteneva otto tavoli e una lavagna su cui era stato appeso un cartellone da parte delle operatrici dell’orientamento.

Sul cartellone erano scritti, su post-it, i tipi di ambiente, strumenti, persone e attività osservate in azienda, che gli studenti dovevano completare, e le scuole di formazione che preparano ai lavori di ufficio, di produzione e di progettazione. Questo lavoro ha permesso di capire che tutte le scuole secondarie di secondo grado permettono l’accesso a corsi di formazione e università, quindi di lavorare in azienda.

È stato molto utile e costruttivo anche il confronto di opinioni e riflessioni, al termine del percorso di orientamento, continuato anche al rientro sul pullman. «Finalmente ho capito come si lavora in un’azienda», riferisce uno studente.

«Ecco come potrebbe essere il nostro futuro lavorativo» gli fa eco una ragazza.

La visita è risultata piacevole, ma soprattutto utile e ha aperto una visione sul mondo del lavoro a molti estranea. Per questo, molti studenti hanno concordato sulla necessità di estendere questo tipo di uscite didattiche: «Consiglio questa visita anche ad altre scuole, per noi è stata molto educativa». 

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