Pioltello, tre parchi per una piccola città
Dove non tutto è come sembra: alle porte di Milano il verde che non ti aspetti in un Comune noto più per la sua multiculturalità
Forse non tutti sanno che da ormai 25 anni Pioltello è «Città dei tre parchi», titolo attribuitole nel 1999 quasi contemporaneamente allo status di città. La «cintura verde» di Pioltello è costituita da tre grandi parchi nelle frazioni che compongono il comune: Parco delle Cascine (Pioltello nuova), Parco del Castelletto (Seggiano) e Parco della Besozza (Limito). Negli anni ‘90 i cittadini hanno lottato per salvaguardare le aree verdi della città, le ultime rimaste, per evitare che venissero urbanizzate, perché a causa dell’aumento progressivo e massiccio della popolazione, cominciato negli anni ‘60, era necessario costruire più abitazioni, ma spesso a scapito delle aree verdi.
Il Parco del Castelletto si trova all’interno dell’ampia Tenuta di Trenzanesio (4 mila ettari), di cui è documentata l’esistenza fin dal 1688. L’area del Castelletto comprende l’omonima cascina del XVIII secolo, ancora oggi azienda agricola funzionante, e un fontanile che nel 1999 è stato ripulito e recuperato restituendolo ai cittadini; non solo: anche gli alunni del territorio sono coinvolti, perché è possibile per loro visitare il fontanile come testimonianza del passato agricolo della zona. Il parco è un luogo perfetto per le attività all’aria aperta lungo sentieri spianati, boschi e piccoli ponticelli. Inoltre sarà facile avvistare molti insetti e animali, come api o conigli. La Cascina Castelletto è inoltre sede del Circolo Malabrocca, un’associazione di promozione sociale e culturale aperta a tutti e intitolata al ciclista che cercava di essere sempre «il primo degli ultimi».
Il Parco delle Cascine, lungo Viale S. Francesco, è delimitato a nord dalla SP Padana Superiore e a sud dalla SP Cassanese e si estende per circa 200 ettari.
È un parco sovracomunale ed è un vero polmone verde per la città; per questo motivo è da salvaguardare e proteggere, tanto che nel 2017 il Comune ne ha deliberato l’uso esclusivamente agricolo. Si trova in una zona piuttosto rurale, anzi proprio i suoi numerosi cascinali gli hanno dato il nome, ed è il posto ideale per passeggiare o fermarsi ad osservare l’incantevole panorama quasi incontaminato, ben curato e ricco di campi agricoli. Alcune rogge e fontanili hanno avuto un momento di degrado e sono stati coperti dalla vegetazione, ma si è riusciti a recuperarli.
Il parco della Besozza è il più frequentato; è un’area di 50 ettari nata nel 2003 con lo scopo di migliorare l’ambiente, incrementare la biodiversità e promuovere percorsi didattici e ricreativi. Infatti sono diverse le scolaresche che frequentano questa zona, perfetta anche per rilassarsi e fare picnic o uscite tra amici. Il parco è suddiviso in tre aree: una attrezzata e fornita di svariati servizi, una dedicata all’agricoltura e una ricoperta da boschetti e laghetti. Il parco ospita tartarughe e pesci, ma anche conigli, lepri e numerose specie di uccelli.
Il parco della Besozza ospita svariati laghetti. Il più grande è il Lago Malaspina, ma il più conosciuto è il Lago Artificiale, in cui gli appassionati possono assistere o partecipare alle gare di modellini di barche a vela. Si può anche dar da mangiare a piccoli animali, come conigli, anatre, lepri e molti altri.
Nell’area del «Bosco» sono presenti numerose specie di alberi; il più diffuso, che si trova in ogni angolo dell’estesa area verde, è il Celtis Australis; crescono anche querce, pioppi, castagni, cipressi e ulivi, che ogni anno donano un po’ di colore.
Inoltre possiamo trovare postazioni di allenamento costituite da numerose attrezzature per tenersi in forma come la barra per le trazioni, la panca per gli addominali e molti altri attrezzi. Queste aree di allenamento si sviluppano per tutto il parco, più che altro in zone con erba bassa, sono accessibili a tutti e sono gratuite.
Nel parco inoltre si possono trovare spazi dedicati ai cani e il ristobar con centro cinofilo «La tribù del Parco»; qui, finita la passeggiata, ci si può fermare a rifocillarsi insieme ai propri bambini e amici a quattro zampe; per questi ultimi è disponibile un servizio di asilo diurno con percorsi educativi appositi: sì, perché anche i cani possono essere educati a socializzare tra loro e con i propri amici umani.