Una scuola diversa: dove imparare è per tutti
Attivato un nuovo metodo d’insegnamento pratico, inclusivo e che aiuta gli studenti ad apprendere il mondo di oggi e pensare al domani
Anche quest’anno l’istituto comprensivo Alessandro Volta di Mandello ha proposto una serie di laboratori rivolti soprattutto ad alunni che manifestano la necessità di modalità didattiche alternative. La novità dell’anno scolastico 2023-2024 sono le attività a classi aperte, dove si possono incontrare ragazzi di sezioni diverse.
«I risultati – spiega l’educatrice Chiara Maresi – non si possono vedere in così poco tempo ma notiamo che gli alunni sono migliorati rispetto all’inizio, soprattutto nello stare insieme». Gli obiettivi di questo tipo di interventi, infatti, non devono essere considerati nel prodotto finito ma in tutto quello che ci sta intorno. Queste attività servono proprio per alleggerire la giornata scolastica dei ragazzi che sono maggiormente portati per le attività manuali, per sviluppare competenze utili, le cosiddette soft skills, e per dare uno spazio di dialogo. «Lo spazio utilizzato per le varie attività – continua Chiara – è l’atelier creativo della scuola».
Gli educatori, oltre a seguire da vicino e manualmente i ragazzi, li fanno riflettere sul loro agito e sul loro vissuto.
Nei laboratori vengono svolte diverse attività come ad esempio le ricette di cucina: salame al cioccolato, pasta frolla, spiedini di frutta. I preparati ovviamente sono semplici e facili da realizzare in luoghi che non siano la cucina.
Inoltre i ragazzi si danno da fare per i «laboratori di beni comuni» dove è in progetto, tra le varie cose, la realizzazione di targhette decorate per le porte delle varie aule scolastiche. In primavera si attuerà anche un laboratorio di giardinaggio.
Oltre a tutte queste attività c’è un lavoro di autonomia dove gli alunni imparano a gestire i soldi e il tempo libero.
Anche l’educatore Tiziano concorda sull’utilità di trovare alternative per i ragazzi che faticano a stare attenti. “I laboratori – ci spiega – stanno dando frutti perché i ragazzi producono cose che in classe non si potrebbero fare. Anche il resto della classe viene alleggerito da alunni che altrimenti disturberebbero i compagni”.
Ai laboratori sono iscritti 15 alunni che partecipano a rotazione in base alle attività regolari della classe. Inoltre, anche per gli educatori è divertente.
Alcuni ragazzi si impegnano, mentre altri fanno più fatica.
L’attività più importante è il giardinaggio perché prima si fa il progetto, poi si lavora. L’attività che piace di più è lavorare il legno, mentre per quanto riguarda la cucina si fanno ricette che non devono essere cotte.
Il laboratorio di cucina aiuta anche a sviluppare la mente matematica dei ragazzi, ad esempio misurando gli ingredienti o facendo le equivalenze.
L’obiettivo è quello di creare uno spazio permanente di esperienza per aiutare i ragazzi. È uno spazio utile in previsione di scuole professionali.
Si auspica ora che, anche per i prossimi anni, laboratori di questo tipo vengano attivati, con nuove proposte che piacciano ai ragazzi.
Quali attività preferisci fare ai laboratori? Nicolò: «Mi piace molto il laboratorio di falegnameria, costruire le targhette e il laboratorio di cucina; apprezzo i lavori manuali».
Cosa hai imparato nel corso dei laboratori scolastici? Amine: «Rispetto all’inizio dell’anno, ora, conosco più cose: ho imparato a cucinare le palline di cioccolato con cocco». Quali attività extra vorresti aggiungere? Gaia: «Mi piacerebbe molto aggiungere qualcosa riguardante la meccanica».
Imadoudine: «Vorrei fare un laboratorio di informatica».
Quali emozioni provi durante questi progetti? Edoardo: «Mi sento più tranquillo e coinvolto rispetto alle lezioni tradizionali”. Sono utili i laboratori? Adam: «Sono utili perché si impara sempre qualcosa di nuovo e interessante”.
A che cosa servono, oltre al lavoro manuale, i laboratori? Andrea: «I laboratori servono per chi non sta attento in classe e non riesce ad applicarsi nello studio ed ha l’opportunità di eseguire lavori manuali e leggeri».
Quali progetti state pensando per la scuola? Andrea: «Costruiamo oggetti, per esempio, stiamo realizzando delle targhette da appendere sulle porte delle classi e stiamo pulendo il cortile della scuola».