Un video sulla Convenzione di Istanbul
Ragazzi motivati e preparati invitano tutti a parlare con coraggio della violenza nei confronti della componente femminile
Gli alunni della classe 2D hanno affrontato lo studio e l’analisi di un documento molto delicato, la Convenzione di Istanbul. L’argomento è stato trattato per la prima volta al Parlamento europeo e parla della violenza nei confronti delle donne, un tema davvero importante, che riguarda l’umanità da secoli e, adesso, anche gli alunni della classe.
La violenza sulle donne e sulle bambine rappresenta oggi una estesa e grave violazione dei diritti umani.
L’espressione «violenza contro le donne» significa ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne.
Gli alunni, sensibilizzati sull’argomento, hanno deciso di mostrare il proprio interesse verso la questione; infatti, tra le tante cose che stanno facendo, par-tendo dalla conoscenza di quel testo, lavorano alla costruzione di uno spettacolo teatrale, presentato a Villa Gaia, nei pressi di Pavia, il 31 Marzo. La performance è preparata con l’aiuto della professoressa Cinzia Cavalli e messa in scena dalla sua classe, la 3A, insieme alla 2D. Durante lo spettacolo alcuni dei ragazzi descrivono cronache e storie di violenze nei confronti della donne e poi, in una scena in particolare, viene espressa e scandita da ciascuno una parola ritenuta significativa per la lotta alla violenza nei confronti delle donne.
Nel frattempo gli alunni della professoressa Alessandra Fiori e la sua classe 2D, divisi in gruppi, avevano approfondito la conoscenza di alcuni alcuni capitoli della Convenzione, che hanno poi utilizzato per la rappresentazione dello spettacolo teatrale, individuando delle frasi significative e degli spunti utili. Uno dei capitoli espone la necessità che i media divulghino il più possibile i contenuti della Convenzione di Istanbul, perciò un gruppo di ragazzi ha pensato di creare dei messaggi diretti, chiari e veloci rivolti ai giovani, realizzando alcuni piccoli video, cioè usando un linguaggio che appartiene ai ragazzi.
L’innovazione che caratterizza la Convenzione è proprio l’attenzione particolare prestata al ruolo dei media e della comunicazione per prevenire la violenza, sempre nel rispetto della libertà di espressione e dell’indipendenza dei media stessi. L’obiettivo della classe, attraverso il suo impegno è quello di riuscire a diffondere per mezzo dei video l’idea che un qualunque tipo di violenza su una donna sia sbagliato e che questi messaggi multimediali incoraggino a reagire chiunque abbia subito, o che stia subendo queste violenze. La classe 2D ha affrontato un tema sicuramente difficile, dai molti risvolti, di cui le cronache parlano spesso, ma che non sembra contrastato come dovrebbe da chi ha il potere di decidere. Se dei testi di legge esistono, perché non vengono applicati? Persino dei ragazzi di seconda media li conoscono, perché gli adulti sembrano ignorali?