ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri di Carate Brianza (MB) - 3A

Abitare la legalità: dove la diversità è di casa

Giussano, un bene confiscato alla criminalità apre le porte ai giovani con disabilità e diventa luogo di inclusione

Si chiama “Casa Nostra” il progetto ideato a Giussano dall’Associazione “Il Mosaico” e dalla Cooperativa “Solaris”: un percorso nato nel 2017, arricchitosi nel 2018 di nuove risorse e oggi composto da figure di volontari che ogni giorno lavorano per tutelare e promuovere il diritto all’inclusione.

Casa Nostra è un immobile confiscato alla criminalità organizzata: ritrovo di spaccio e di atti illeciti fino a qualche anno fa, oggi apre le porte a giovani con disabilità offrendo loro l’opportunità di staccarsi dal nucleo familiare di origine e imparare l’autonomia attraverso la convivenza e delle concrete occasioni di lavoro.

A conoscere dal vivo la realtà di Casa Nostra sono stati, quest’anno, gli studenti di terza della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Carate Brianza. Gli alunni si sono confrontati con i responsabili della struttura, hanno incontrato chi la abita e, attraverso una partecipazione aperta fatta di dialoghi, attività interattive, letture animate, hanno scoperto le storie individuali delle persone con disabilità, entrando nelle loro vite e comprendendole alla luce delle vicende che le hanno caratterizzate. La casa, suddivisa in diverse stanze e ambienti, è adibita alla vita giornaliera di diversi ragazzi, attualmente tredici, che cooperano e svolgono in comune i piccoli o i grandi adempimenti tipici del quotidiano: dal fare la spesa per sé al cucinare per gli altri; dal riordino degli spazi personali a quelli collettivi; dalle attività di ordinaria routine, come prendere un autobus o orientarsi in paese, alla programmazione di incontri finalizzati all’accoglienza delle scolaresche e alla diffusione dei principi che animano il luogo. “Non c’è inclusione se non c’è legalità” è il motto che ispira questa casa ospitale e piena di speranza, luogo di ri-nascita e punto di partenza da cui gettare le basi per “fare” veramente l’inclusione: da un tetro passato fatto di delinquenza e di illegalità si può provare a ricostruire il presente, riconoscendo nell’impegno di comunità e nella salvaguardia del senso civico la progettazione di un futuro possibile. Casa Nostra.

Infatti, appartiene al territorio e incentiva anche l’indipendenza lavorativa, dando la possibilità a chi vi abita di svolgere dei tirocini professionali, di individuare il proprio campo di interessi e di provare a stringere rapporti non solo umani ma pure professionali, intessendo una rete di comunicazione sul campo con gli enti di comunità e con le strutture pubbliche del paese.

Un luogo “di tutti”, insomma, dove poter esprimere, attraverso l’incontro e il confronto, le proprie difficoltà, senza doverne provare vergogna. Un luogo in cui l’abitudine all’illegalità e la pratica della violenza non hanno prevalso: grazie ai volontari e a chi vi lavora ogni giorno, adesso a Casa Nostra “si spacciano” solamente atti di solidarietà e altruismo.

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