Cantù è lavoro, arte, cultura e artigianato
Nota in tutta Italia come «la città del mobile», nel 2013 ha dato vita al Festival del Legno per omaggiare il ’saper fare’ locale

Ogni anno, nel mese di novembre, nella città di Cantù si svolge il “Festival del Legno”, un’occasione unica per scoprire i luoghi in cui si tramanda il sapere e si racconta la storia della città, in un carosello di colori, materiali, profumi e storie. Questo evento è diventato un appuntamento imperdibile per appassionati, professionisti del settore e semplici curiosi, che hanno così la possibilità di immergersi nell’arte della lavorazione del legno e nel patrimonio artigianale canturino.
In Villa Calvi, una villa all’interno dei giardini pubblici della città, più precisamente nella Sala Rossi, sono affrescate le eccellenze del territorio: Ariberto da Intimiano con un modellino della Basilica di Galliano; le torri perché Cantù aveva una cinta muraria con merli e torri; i lavori tradizionali della zona che erano il merletto e il pizzo a tombolo insegnato dalle suore; la lavorazione del ferro per la costruzione di attrezzi agricoli; la produzione di chiodi e per finire il legno e la sua lavorazione, cioè la falegnameria. Questo spazio rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia del lavoro artigianale della città, un tributo alle mani sapienti che nel corso dei secoli hanno trasformato la materia prima in manufatti unici. Durante questo appuntamento annuale vengono organizzati workshop, eventi culturali, laboratori per grandi e bambini.
Una selezione di aziende, inoltre, apre le proprie botteghe ai visitatori dando la possibilità ai cittadini di vivere un’esperienza imperdibile dove il legno prende forma e diventa arte. I laboratori offrono la possibilità di apprendere tecniche di lavorazione direttamente dagli artigiani, che raccontano aneddoti e segreti del mestiere, rendendo ogni dimostrazione un momento di arricchimento culturale.
Il Festival del Legno, nel corso degli anni, è diventato l’occasione per i più piccoli di esplorare, conoscere e toccare con mano il legno e i suoi derivati. Ampio spazio viene dato ai laboratori creativi, dove i bambini sono chiamati ad interagire con i prodotti realizzando semplici manufatti. La finalità è quella di incuriosirli e avvicinarli giocando al mondo del progetto in modo da coltivare la tradizione in un terreno fertile, in cui crescere gli artigiani del domani. I più giovani scoprono così l’importanza di un materiale naturale e sostenibile, imparando a rispettarlo e valorizzarlo, in un’epoca in cui il ritorno alla manualità e al “saper fare” sta tornando ad essere un valore centrale.
Le vetrine dei negozi canturini si trasformano invece in luoghi d’esposizione e sono allestite a tema in abbinamento a una bottega del mobile. Trasformate quindi in vere e proprie opere d’arte partecipano a una sfida la cui giuria è composta dagli studenti Enaip Lombardia guidati dall’associazione AsProLegno.
Questa competizione rappresenta un’ulteriore occasione per coinvolgere i giovani, mettendoli alla prova con la creatività e il design applicati alla tradizione.
Venerdì 10 gennaio, l’architetto Simona Maspero, una rappresentante dell’associazione AsPROlegno, si è recata nella classe quinta della scuola primaria di Fecchio per spiegare ai bambini il regolamento del concorso “Una casa da favola” proposto in collaborazione con il Comune di Cantù.
Il concorso rientra nel progetto “A scuola con le tradizioni” e viene svolto ormai da anni. La sua finalità è quella di far conoscere e promuovere le tradizioni locali del territorio e le tematiche dell’educazione civica valorizzando le abilità creative e artistiche degli studenti.
In questa edizione AsPROlegno ha proposto ai bambini delle classi quinte di Cantù di lavorare su alcune fiabe classiche ricreando le case dei personaggi che da sempre fanno sognare i bambini.
Agli alunni è stata assegnata la celebre storia degli “Aristogatti”. Dopo aver distribuito alcuni materiali di legno che rappresentano una parte degli arredi da utilizzare e decorare, la signora Maspero ha spiegato ai bambini che dovranno progettare e poi realizzare la villa di Madame Adelaide e dei suoi adorabili gatti. La classe ha deciso di utilizzare una casa in cartone a più piani e rappresentare la camera di Madame Adelaide e i suoi gatti, la sala e la cucina.
Tutti i lavori svolti faranno parte di una mostra allestita presso la struttura dell’Enaip Factory, in via Borgognone 12.