Cusano Milanino, domande sul vandalismo
Sempre più facilmente i parchi pubblici vengono distrutti, ma ripararli non è semplice ed è anche costoso. I ragazzi si interrogano

Il vandalismo nei parchi di Cusano Milanino rappresenta un fenomeno preoccupante che non solo danneggia il patrimonio pubblico e l’ambiente, ma compromette anche la qualità della vita dei residenti e la sicurezza di chi li utilizza. I parchi della città, luoghi di aggregazione e di divertimento per i bambini e per le famiglie, sono spesso oggetto di atti di maleducazione e violenza che hanno ridotto la loro bellezza e utilità.
Gli atti di vandalismo, che variano dalla distruzione di panchine e giochi per bambini al danneggiamento di impianti sportivi e strutture, non solo costano ingenti somme di denaro per le riparazioni, ma indeboliscono anche il senso di comunità e di appartenenza dei cittadini. La gestione di un parco non si limita alla sua costruzione o manutenzione, ma richiede anche una sorveglianza costante per prevenirne l’uso sbagliato e la sua distruzione. Noi, alunni di terza media iscritti al tempo prolungato appartenenti alla scuola Zanelli dell’Istituto Giovanni XXIII di Cusano Milanino, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Stefano Di Cesidio, comandante della caserma di Cusano Milanino e con Massimo De Rosa, Assessore alle Politiche ambientali e Sviluppo sostenibile che si è occupato della sostituzione dei giochi fuori uso del parco di Viale Buffoli. Le nostre domande riguardavano soprattutto i costi sostenuti dal Comune e i tempi di realizzazione. La nostra scuola infatti si trova vicino al parco in questione e per molto tempo i giochi sono rimasti inagibili. Nel2020 la zona verde di Viale Buffoli è stata inserita nel perimetro del Parco Nord Milano e sottoposto alla tutela di parco regionale. Questo rende la zona maggiormente protetta, ma allunga sicuramente le pratiche per interventi di qualsiasi tipo.
Inoltre è necessario l’intervento di numerosi esperti per valutare quale sia l’intervento più adeguato soprattutto considerando che i destinatari di un parco giochi sono bambini.
Durante il dialogo è emerso che il costo era al di sopra delle nostre aspettative e ci siamo resi conto che i fondi necessari a portare a termine opere di questo tipo arrivano proprio dalle tasche dei cittadini. Probabilmente i giochi sono stati distrutti da ragazzi grandi che per superficialità e scarso senso civico hanno utilizzato altalene e scivoli in modo improprio. Questa superficialità ricade sugli interessi di tutti i residenti. L’assessore ci ha invitati a riflettere sul fatto che è un peccato spendere denaro pubblico per sostituire arredi vandalizzati. Abbiamo approfittato di questo incontro con Massimo De Rosa per parlare anche degli altri parchi di Cusano e ci ha rassicurati dicendo che sicuramente le aree gioco saranno per quanto possibile migliorate. Approfondire questo tema ci ha permesso di capire che ogni azione ha conseguenze anche maggiori di quelle che possiamo immaginare e che avere rispetto per un luogo significa avere rispetto anche per chi lo utilizzerà.
Abbiamo avuto la possibilità di intervistare il comandante dei carabinieri di Cusano Milanino, Stefano De Cesidio. La nostra curiosità riguardava soprattutto le conseguenze nel caso in cui dei soggetti minori di quattordici anni vengano sorpresi a commettere atti vandalici. Sotto tale età vengono ritenuti responsabili i genitori e a seconda della gravità dei fatti possono essere chiamati a pagaremulte anche molto salate. Qualora invece si tratti di ragazzi dai quindici anni in su, le pene variano a seconda del reato, ma sono i soggetti stessi a pagarne le conseguenze.
In riferimento al problema della distruzione degli arredi pubblici abbiamo poi chiesto se sul territorio fossero presenti telecamere e il comandante ci ha spiegato che sono presenti numerosi dispositivi comunali che vengono utilizzate anche in caso di furto o violazione del codice stradale o incidenti. Diversa è la procedura con le telecamere delle abitazioni private perché per poter visionare le registrazioni è necessaria l’autorizzazione dei proprietari.
L’uso delle telecamere e la minaccia di conseguenze anche gravi non possono essere l’unico strumento per far comprendere ai ragazzi che è importante portare rispetto verso i luoghi pubblici. E’ necessario sensibilizzare i giovani in modo che capiscano che luoghi pubblici puliti e sicuri garantiscono una società migliore.