ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Com’era verde la collina dei vigneti

Le recenti costruzioni hanno alterato un paesaggio storicamente connotato da edifici costruiti con materiali naturali quali pietra e legno

Preoccupati per la salvaguardia del verde in collina e dell’avanzare del cemento. gli alunni della classe 3^B della S.M.S. «L. Signorelli» hanno voluto interrogare tecnici, esperti del settore e i residenti per avere un quadro dei vari punti di vista.

Secondo lei cosa ha comportato la recente costruzione di nuovi nuclei abitativi sulle pendici di San Pantaleone? «A mio avviso la recente costruzione delle abitazioni in questione, in effetti, compromette i delicati equilibri del contesto collinare da sempre caratterizzato da elementi naturali (boschi e torrenti) nonché da diverse specie faunistiche, per non parlare dei filari che da sempre disegnano, caratterizzandolo, il nostro territorio».

Ogni quanto viene aggiornato il PGT? «Normalmente ogni cinque anni». In quali aree consiste la suddivisione catastale della collina? «La collina è prevalentemente suddivisa in ambiti agricoli e in zone a bosco; tuttavia, i recenti PGT hanno in parte modificato tale destinazione in edificabile».

Gli immobili vetusti, presenti sulla collina, in cosa consistono? «Consistono in abitazioni rurali in pietra che ben si addicono con il contesto».

Reputa che le recenti costruzioni migliorino o alterino il paesaggio? «Le recenti costruzioni hanno alterato un paesaggio storicamente connotato da edifici costruiti con materiali naturali quali pietra e legno e, inoltre, anche la destinazione d’uso è oggi totalmente cambiata: nel passato, infatti, dette abitazioni erano ad uso prevalentemente agricolo».

Non sarebbe meglio, secondo il suo parere, prevedere un nuovo PGT capace di individuare aree diverse da quella in questione per la realizzazione di future unità abitative? «L’ambito collinare conserva il suo valore paesaggistico solo nel momento in cui si preservano gli elementi storici e naturali che lo caratterizzano. La realizzazione di nuove urbanizzazioni rischierebbe di compromettere il paesaggio collinare. È opportuno, invece, pensare a quegli strumenti di tutela che la normativa prevede, come parchi locali o ecomusei, al fine di consentire anche alle generazioni future di godere dei pregi ambientali che in molti oggi riconoscono alla collina di Grumello».

Come detto sopra e come ribadito dai nostri intervistati, dunque, bisognerebbe porre fine all’uso indiscriminato delle aree verdi poste alle spalle del paese destinandole, tutt’al più, ad un uso ricreativo con aree attrezzate che favoriscano la fruizione di un tale contesto. Ci auguriamo che la politica locale non rimanga sorda alle nostre richieste e che si attivi, il prima possibile, al fine di porre un limite allo sfruttamento indiscriminato degli spazi in questione.

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