Sconnettiamo? L’importanza di premere «Off»
Vita reale e vita online, le controindicazioni di essere troppo social. Computer, telefonini, televisori e tablet: come farne a meno
Ogni giorno, chi più e chi meno, sicuramente guarda uno schermo: che sia un computer, un tablet, un cellulare. Diciamo, o almeno pensiamo, che sia solo un minuto, solo per distrarci un attimo. Guardiamo cosa fanno i nostri amici oppure cosa pensa la gente su di noi… magari guardiamo – anzi, scrolliamo – qualche video su i social network, come Youtube, TikTok, Instagram o Facebook. Il problema è che noi pensiamo di guardare solo un video, che poi viene accompagnato da altre decine e decine di altri, ancora, tutto inconsapevolmente. Cosicché i minuti diventano ore: ci «ubriachiamo» senza essere al corrente del tempo che passa e, inoltre, dei pericoli che si possono incontrare nei social.
I pericoli, come molti sanno, possono essere dappertutto navigando sul web; una parte di essi risiede sicuramente nei social network. Infatti, grazie ai social, perdiamo tantissimo tempo che potremmo utilizzare per stare con gli amici o con persone che ci fanno stare bene. A tal proposito, molte ricerche scientifiche dimostrano che la razza umana ha perennemente bisogno di stare con le altre persone, come sostengono anche moltissimi filosofi, tra cui Aristotele (famoso filosofo greco). Quindi, se ci fermassimo un attimo a riflettere, capiremmo che stare tanto tempo davanti ad uno schermo non fa per niente bene.
Utilizzare esageratamente i dispositivi tecnologici può portare molti effetti negativi. Immaginate che dietro ad ogni schermo ci sia un’etichetta con le controindicazioni… Ecco, non basterebbe la superficie del telefono per elencarle tutte! Certo, guardando Instagram o TikTok ci rilassiamo e prendiamo una pausa dal mondo o dallo stress, ma questo comportamento ripetuto più e più volte può comportare, appunto, numerose controindicazioni. Ad esempio, il tempo che passiamo con i nostri veri amici o con le persone care diminuisce e viene sostituito dalle chat di WhatsApp o da dialoghi virtuali che avvengono tramite i videogiochi. Ecco come i nostri amici diventano, cuoricini, likes o avatar. Attenzione, però, bisogna stare molto attenti agli sconosciuti: occorre tenere bene a mente che non sempre si conosce la vera identità di chi si cela dietro a dei profili Facebook, Instagram o altri social.
A contribuire a questo uso eccessivo di tecnologia e social network, nel 2020 è incominciato il lockdown: un lungo periodo di quarantena dove l’isolamento forzato ha portato le persone a cercare compagnia online. Bisognerebbe, quindi, limitare assolutamente il tempo passato in compagnia di social e schermi, magari mettendo anche un timer che limita il nostro uso del cellulare perché stare isolati davanti a un telefono, porta le persone a essere meno sociali, più impazienti e, a volte, più aggressivi.
Dopo aver letto questo articolo, l’invito è di godersi la giornata con la faccia rivolta verso il cielo, non puntata contro un telefono.
L’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, nel 2007 lanciò una sfida alla popolazione mondiale: creò un’applicazione capace di rilevare per quanto tempo smartphone e tablet restassero spenti; infatti, ogni dieci minuti di inattività dei propri apparecchi permettevano all’UNICEF di distribuire un giorno di acqua pulita a uno dei tantissimi bambini che, purtroppo, vivono senza questo bene primario.
Il progetto, finanziato da numerosi sponsor, è un invito a stare meno con il cellulare in mano e a compiere un gesto concreto di altruismo.
In modo simile, cercando di stimolare una riflessione attorno all’uso eccessivo degli apparecchi tecnologici e dei social network, martedì 15 settembre 2015 è stata lanciata l’iniziativa del #LifeTherapyDay: un’intera giornata senza tecnologia. Il motivo? Riassaporare la bellezza di vivere analogicamente e acquisire consapevolezza su ciò che la tecnologia ci ha tolto e quello che, invece, ci ha donato. Inoltre, venne richiesto alle persone che aderirono all’iniziativa di filmare le proprie 24 ore e di pubblicare, successivamente, i video online; questi ultimi ottennero in poco tempo migliaia di visualizzazioni.
Le due esperienze appena descritte invitano a un uso consapevole degli apparecchi tecnologici e dei social e insegnano che, ogni tanto, è bene restare scollegati!