Il rispetto dell’ambiente migliora la scuola
L’efficienza energetica e l’ecosostenibilità sono importanti per contrastare la crisi climatica. L’esempio di un paese sul lago d’Iseo

Più efficiente, meno costosa, più bella da vivere. L’anno scolastico 2024-2025 per gli studenti di Marone, paese di tremila abitanti sulle sponde del lago d’Iseo in provincia di Brescia, è iniziato nella scuola nuova di zecca di via Borgo Nuovo. Una novità, non solo perché ha unito in un unico edificio di due piani circa 200 alunni della primaria e della secondaria di primo grado, che prima frequentavano le lezioni in due edifici distanti, ma soprattutto perché la sua principale caratteristica è il rispetto per l’ambiente: costruito interamente con materiali ecosostenibili e a basso consumo energetico, oltre che senza barriere architettoniche e antisismico. I materiali utilizzati sono isolanti ed ecocompatibili, come legno resistente, pannelli in cartongesso, lamiere per il tetto e un particolare tipo di calcestruzzo.
Il progetto, inoltre, ha puntato molto sull’”efficienza energetica”, una definizione che indica che un edificio è meglio riscaldato in inverno, meglio raffreddato in estate e illuminato con l’utilizzo di meno energia, e quindi con minori emissioni di gas inquinanti, e con minore spesa in bolletta.
L’efficienza energetica è molto importante per affrontare la crisi climatica, uno dei problemi più gravi dell’attualità, al centro anche dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, perché i palazzi consumano circa il 40 per cento dell’energia ed emettono circa il 36 per cento dell’inquinamento totale delle varie attività umane. Anche per questo l’Unione Europea ha approvato una legge che prevede di aumentare le ristrutturazioni degli edifici entro il 2050. La nuova scuola di Marone è attenta all’ambiente anche perché non è stato consumato nuovo suolo per costruirla, un altro elemento importante per contrastare la crisi climatica perché il suolo cementificato aumenta il calore in estate, il rischio di alluvioni quando piove forte e impedisce la crescita di alberi che migliorano l’aria. La struttura, infatti, è sorta al posto delle vecchie “medie”, che sono state demolite perché ormai vecchie e bisognose di troppe ristrutturazioni, e ottimizza anche l’uso degli spazi ospitando più classi su una superficie minore.
È rimasto anche lo spazio per un grande giardino che circonda l’edificio dove i bambini hanno piantato degli ulivi, simbolo del comune di Marone.
Il rispetto dell’ambiente si è fatto sentire anche nella vita quotidiana degli alunni. I ragazzi della classe terza secondaria raccontano che la nuova scuola piace: “Molte cose sono migliorate. Le aule e i laboratori sono più comodi da utilizzare, la mensa è più spaziosa e accogliente, anche se prima le porzioni erano più abbondanti, ma ciò che apprezziamo di più è il riscaldamento. Prima le aule erano fredde perché i caloriferi non riscaldavano abbastanza, oggi a volte fa quasi troppo caldo”. La nuova scuola di Marone insegna anche il rispetto per l’ambiente.
Quando e perché ha pensato a questo progetto? «Dieci anni fa, quando mi sono candidato sindaco per la prima volta. Le vecchie scuole erano state costruite negli anni ‘60 e ‘70 e avevano bisogno di essere ristrutturate. Così ho pensato di realizzare un nuovo, unico edificio che, oltre a venire incontro ai problemi logistici delle famiglie con più figli, ci fa risparmia-re perché ecosostenibile».
Cosa significa che l’edificio è ecosostenibile? «Significa che sono stati utilizzati soprattutto materiali che non danneggiano l’ambiente.
Inoltre significa che disperde poco calore e consuma meno, riducendo l’inquinamento».
Quanto è il risparmio? «Dal 50 al 70 per cento in meno rispetto ai consumi di prima. Oggi paghiamo una sola bolletta per l’elettricità, perché il riscaldamento funziona con le pompe di calore, mentre prima le bollette erano quattro, una per l’elettricità e una per il metano per ciascun edificio».
Quanto è costata la scuola? «3,5 milioni di euro, una parte dei quali ci è stata data dallo Stato».
È soddisfatto? «Lo dico con sincerità: ci sono stati dei momenti difficili per ritardi dovuti alla pandemia. Ma adesso posso dire di essere molto soddisfatto. Ci guadagnano tutti i cittadini».