ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

IC Clara Levi di Bonate Sotto (BG) - 2C

L’uso della tecnologia tra passato e presente

L’era digitale ha i suoi vantaggi, ma forse vale la pena riscoprire e conservare alcune buone abitudini per vivere disconnessi

Prima che arrivassero gli smartphone, i tablet e Internet veloce, la tecnologia era molto più semplice e la vita quotidiana aveva un ritmo molto più lento e riflessivo. I genitori intervistati ci hanno raccontato com’era la loro infanzia, un’epoca in cui non esistevano i computer portatili, i social media, e la connessione continua che oggi sembra essere diventata una parte essenziale della nostra esistenza.

Senza la costante interazione online, le giornate erano scandite da tempi più lunghi, momenti di silenzio e di riflessione, in cui le persone sembravano godere di una connessione più profonda con il mondo reale.

Per molte famiglie, la televisione era la principale forma di intrattenimento. Non c’erano piattaforme come Netflix o YouTube che permettessero di scegliere cosa guardare a qualsiasi ora del giorno. I programmi TV erano trasmessi in orari precisi e le persone si organizzavano attorno ad essi. Si parlava molto di ciò che era andato in onda la sera prima e ci si radunava spesso davanti alla TV come se fosse un appuntamento sociale da non perdere. Questo era un punto di riferimento importante per la vita domestica e familiare.

Non esistevano smartphone con cui accedere a Internet, chattare, scrivere e-mail, scattare foto, riprodurre musica e video; prima degli anni 90, per telefonare si utilizzavano telefoni fissi o cabine telefoniche, per ascoltare musica venivano usati i giradischi o i mangiacassette e per vedere le fotografie bisognava attendere che venissero sviluppate da rullino. Per divertirsi, non si ricorreva a videogiochi virtuali come oggi.

Si trascorreva molto tempo all’aperto, a giocare con gli amici, a esplorare i vicoli del quartiere, a correre in bicicletta, a giocare a pallone o a vari giochi di strada. Giochi come la campana, il nascondino, o il calcio improvvisato erano un passatempo comune. La fantasia e la creatività giocavano un ruolo fondamentale nell’intrattenimento dei bambini, che, spesso, si inventavano storie e avventure.

Non c’era bisogno di schermi per divertirsi; bastava un po’ di spazio e una compagnia di amici per passare ore senza mai annoiarsi.

Quando c’era bisogno di cercare informazioni, il processo era decisamente più lungo e complesso. Non c’erano Google o Wikipedia per risolvere in pochi secondi ogni curiosità. Se volevi sapere qualcosa, dovevi fare affidamento su fonti fisiche: si andava in biblioteca a consultare enciclopedie, dizionari e libri specializzati, oppure si chiedeva a qualcuno che potesse offrire una risposta. Le biblioteche, luoghi di ritrovo e di studio, erano vere e proprie istituzioni. Oggi, sebbene la tecnologia abbia migliorato molte cose, ha anche cambiato il nostro modo di vivere. Passiamo tanto tempo sui dispositivi digitali, e questo spesso ci allontana dalle relazioni dirette e dai momenti di riflessione. La vita è diventata più veloce, e, a volte, dimentichiamo di fermarci per apprezzare le piccole cose, come una passeggiata o una chiacchierata.

 

Quando avevi la nostra età, come ti informavi? Come svolgevi le ricerche scolastiche? «Per fare le ricerche consultavo libri di scuola o le Enciclopedie che trovavamo in biblioteca.

Per informarci leggevamo il giornale o ascoltavamo il telegiornale».

Come comunicavi con gli amici? Quali strumenti avevi a disposizione? «Ci incontravamo nei cortili o ci mettevamo d’accordo a scuola.

A casa avevamo solo il telefono fisso, ma lo usavamo poco perché costava».

Guardavi serie TV oppure aspettavi con ansia certi programmi alla TV? «Aspettavamo con ansia fino le 16 per vedere i cartoni animati e magari alcune serie tv degli anni 90».

Come trascorrevi il tempo? «Il tempo lo trascorrevamo all’oratorio o nel cortile di casa giocando a calcio, pallavolo, scambiandoci le figurine o costruendo i Lego».

Come comunicavi con amici e parenti lontani? «Scrivevamo lettere, cartoline, ma ci si sentiva poco. Quando ci vedevamo di persona era una festa».

Hai mai utilizzato una cabina telefonica? Sì, quando ero lontano da casa, la cabina telefonica era l’unico modo per contattare qualcuno.

Portavo le monetine o compravo una tessera telefonica per fare una chiamata veloce.  

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