ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

La sostenibilità è alla portata di tutti

I suggerimenti di alcuni giovani cremonesi per ridurre spreco alimentare e impatto ambientale e incentivare riciclo e riuso

Si parla sempre più spesso di spreco alimentare, impatto ambientale, eccessivo consumo di plastica, ma anche di sostenibilità, della possibilità di riciclare cibo e rigenerare oggetti.

Su questi importanti temi hanno riflettuto gli alunni della 3B della scuola “Virgilio” di Cremona nell’ambito del progetto “Giovani cittadini monitoranti” promosso dal CPL, che li ha coinvolti in “esperimenti” davvero singolari.

I ragazzi hanno scoperto che alcuni alimenti nel frigorifero di casa, non consumati prima della scadenza, se usati in modo fantasioso avrebbero potuto dar vita a preparazioni gustose e anti-spreco, destinate ad essere raccolte in un divertente “Ricettario degli avanzi”! Osservando un pomodoro destinato ad essere buttato perché avvizzito, ne hanno ripercorso la “vita”: dal seme al terreno, dall’acqua ai costi affrontati da chi lo ha raccolto, imballato, trasportato, venduto. Si sono chiesti quante e quali risorse economiche e umane sono state utilizzate per renderlo commestibile e pronto all’uso e hanno capito quanto sia importante non gettare nemmeno un semplice pomodoro. Hanno svolto, poi, un “compito” insolito: sono andati al supermercato per fare una spesa intelligente e consapevole, concentrandosi su prodotti senza imballaggi, attenendosi alla lista senza farsi distrarre da luci e colori. Hanno poi pensato di sperimentare nella loro quotidianità scolastica la possibilità di ridurre la produzione di plastica; per una settimana hanno pesato gli involucri prodotti con le loro abituali merendine; la settimana successiva hanno portato merende sostenibili (frutta, torte, biscotti fatti in casa) e hanno notato come fosse facile ridurre la quantità di plastica nel cestino. In una settimana di merenda non sostenibile hanno prodotto circa 500 gr di plastica, mentre con la merenda sostenibile la quantità scendeva a circa 75 gr . Hanno poi voluto approfondire l’argomento, moltiplicando i dati relativi alla loro classe per tutte le classi della scuola e, ancora, per tutte le settimane scolastiche. Hanno ottenuto risultati molto interessanti: si pensi che in un anno con le merende tradizionali, l’intera scuola produrrebbe oltre 150 kg di plastica, mentre con la merenda sostenibile la quantità di rifiuti si ridurrebbe di due terzi.

Proprio con la plastica e altri materiali hanno inoltre imparato l’arte del riciclo; con fantasia e originalità sono stati creati oggetti come: un mulino, un elicottero, vasi per piante, portamatite, palline per l’albero di Natale, braccialetti e porta-tovaglioli.

Da questa esperienza hanno capito che devono cambiare le loro abitudini. Consumare il meno possibile, facendo scelte consapevoli, cercare di realizzare una spesa sostenibile e la raccolta differenziata, osservare costantemente il frigorifero di casa e non buttare il cibo ma riciclarlo.

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