Milano, una nobile dimora del XVII secolo
Villa Mylius, costruita da una famiglia tedesca, dopo aver ospitato il Municipio, è ora sede dell’Istituto per la storia dell’età contemporanea
Villa Mylius è un’abitazione signorile, situata alle porte di Milano, nella città di Sesto San Giovanni, precisamente in piazza Alfonso La Marmora, dove è presente una fontana moderna. Il costruttore di questa dimora è sconosciuto, si sa solo che la villa era di proprietà di Heinrich Mylius, un imprenditore tedesco che andò a Sesto per stabilirsi con la sua famiglia.
Mylius nacque a Francoforte nel 1769, era il fratello minore tra tutti i suoi dodici fratelli, suo padre, Johann Christoph, era viennese e si trasferì in Germania per lavorare nella banca Neufville dove fondò successivamente una propria azienda che si occupava della lavorazione del cotone, la “Mylius & Aldebert”. Nel 1788 Heinrich si stabilì a Milano per costituire una piccola agenzia della ditta di famiglia di cui divenne direttore. Divenne banchiere e imprenditore diventando una delle perso-ne più ricche ed importanti della metropoli. Dal 1811, dedicò la maggior parte della sua vita esclusivamente alla produzione ed al commercio della seta. In breve tempo realizzò delle filiali a Sesto San Giovanni, a Boffalora e a Loveno di Menaggio.
Per più di un secolo, fu abitata da Mylius e dai suoi eredi, per-ché dopo Heinrich l’architettura fu abitata dal nipote Giorgio Melchior e la sua sposa, Sophie Vonwiller, ma a causa della scomparsa della moglie, nel 1895, si conclude definitivamente la storia della casata dei Mylius. Essi diedero un fondamentale contributo alla vita culturale di Sesto.
Grazie ad Heinrich Mylius, nella villa furono ospitate tantissime persone importanti, a partire dagli scrittori, agli artisti, finendo con degli scienziati, come Vincenzo Monti (scrittore e poeta), Alessandro Manzoni (scrittore e poeta), Carlo Cattaneo (filosofo e politico) Barnaba Oriani (matematico e astronomo) e Francesco Hayez (pittore).Dal 1895, l’abitazione fu disabitata e nel 1921, questa elegante dimora divenne sede del Comune che la acquistò poco dopo, nel 1928. In seguito, Villa Mylius divenne prima sede dei vigili urbani, poi dell’Agenzia Sviluppo Nord Milano ed infine sede dell’Isec (Istituto per la storia dell’età contemporanea). In origine la villa aveva uno schema tradizionale a “U”, di cui è rimasto solo il corpo centrale, mentre delle due ali non è rimasta alcuna traccia. Quando la villa divenne sede del Comune, iniziarono a fare moltissimi interventi, che fanno cambiare quasi tutti i dettagli della meravigliosa costruzione. Questi furono proseguiti nei decenni seguenti e praticamente delle decorazioni non rimase nulla, infatti molti degli abbellimenti interni, per via degli anni scomparvero sotto la calce. Inoltre sono stati abbattuti tutti gli edifici rurali per far spazio alla nuova percorribilità.
Il complesso, attualmente è costituito da un lungo corpo rettangolare a due piani, con una pianta molto allungata derivata dall’aggiunta dell’ala est fatta in cemento armato che ha modificato la simmetria originale.