Tik-tok spopola tra i bambini più piccoli
Gli alunni di quinta elementare hanno intervistato i loro compagni, scoprendo che poco meno del 50% usa questa applicazione
Più di un terzo degli alunni di classe terza alla scuola primaria “Santa Caterina” usa l’app TikTok, superando le classi quarte e quinte. Questi sono i dati raccolti dalla 5B che ha intervistato i bambini della scuola alla fine di febbraio, per capire quanto è conosciuta e usata questa app.
L’indagine è stata condotta attraverso un questionario anonimo. I risultati hanno messo in evidenza che sono proprio i più piccoli ad usare maggiormente questo social. Nelle classi terze su 76 presenti 29 utilizzano TikTok, nelle classi quarte 24 su 71 presenti, nelle quinte 27 su 73.
TikTok è il social network scaricato da oltre 2 miliardi di persone nel mondo e vanta oggi oltre 800 milioni di utenti attivi.
È stato inventato in Cina e inizialmente era conosciuto con il nome di Musical.ly.
Gli utenti possono creare e condividere brevi video con sottofondo musicale, mostrando le più svariate performance.
L’applicazione si è diffusa notevolmente soprattutto durante il lockdown. Costretti a stare chiusi in casa giovani e giovanissimi hanno scoperto questa applicazione e, scaricandola a migliaia, ne hanno generato il notevole successo.
Un ampio numero di alunni del-la scuola ha dichiarato, durante l’indagine, di conoscere questa applicazione e le sue potenzialità, anche perchè usano normalmente dispositivi digitali e alcuni fin da piccolissimi. Essere nativi digitali però non significa automaticamente essere cittadini digitali competenti! Occorre infatti:• saper utilizzare gli strumenti informatici in modo corretto; • saper rispettare le norme quando si naviga in internet; • sapersi proteggere dai pericoli della rete.
La rete internet ha infatti pregi e difetti. Abbatte i confini geografici e linguistici (i video di TikTok generano per esempio in automatico i sottotitoli in base alla lingua parlata dall’utente che visiona il contenuto creato), tutte le informazioni anche quelle più remote sono accessibili e a portata di click in tempo reale. Pensiamo ai fatti di cronaca della guerra in Ucraina dove soldati e civili inviano “live” e filmati in diretta e anche agli appelli di richiesta di aiuto al mondo lanciati da Zelensky in questi giorni.
Internet però nasconde anche tante insidie, soprattutto per un bambino, infatti la rete sfugge al controllo dell’utente. Un ragazzino potrebbe infatti imbattersi in un sito diseducativo e trovarsi coinvolto in contenuti violenti imprevedibili e ingestibili dai genitori.
Ricevere commenti negativi e offensivi genera situazioni spiacevoli, questo fenomeno è oggi conosciuto con il nome di Cyberbullismo: una forma di bullismo digitale molto diffusa ed effettuata da utenti che spesso nascondono la loro identità dietro la tastiera e lo schermo del computer. La vittima prescelta è la più vulnerabile o isolata dal gruppo e potrebbe riportare conseguenze emotive di notevole importanza; fino a togliersi la vita.