Veritá, un diritto che ci è stato negato
Una situazione surreale: una battaglia sanitaria annebbiata da morte e distruzione di una guerra che ha segnato e confuso tutto il mondo
Andrà tutto bene: no! Pandemia, guerra, crisi economica e sociale, profughi, non dovevamo migliorare? Cosa ci ha insegnato la storia? Giornata della Memoria, ricordo delle foibe e delle vittime del terrorismo, ma oggi continuiamo a commettere gli stessi errori.
Sembra di vivere in una delle fiabe che ci raccontavano da bambini. Purtroppo, però, questo non è un testo di fantasia, è pura realtà: leggiamo i giornali, ci informiamo attraverso ogni tipo di media che abbiamo a disposizione, ma la comunicazione e tutti i tipi di informazione sono confusi e distorti. L’umanità intera ha bisogno di chiarezza e verità, perché ognuno è stato colpito nel profondo già da troppo tempo.
Per due anni il personale sanitario ha tentato con tutte le forze di salvare vite umane, mentre oggi è sufficiente un semplice gesto per annientare intere po-polazioni, uccidendo migliaia di persone in due settimane. Coloro che dovrebbero governare il mondo e che hanno cercato di trovare soluzioni nel periodo della pandemia, ora sganciano bombe, provocano terrore e morte. Per l’uomo non è possibile digerire tutto ciò: i crimini e i genocidi che si stanno susse-guendo lo portano ad avere paura e a nutrire diffidenza verso il prossimo.
Viviamo nel 2022 e abbiamo la sensazione di fare un tuffo nel passato quando, durante le guerre mondiali, dilagavano censure e veline. Viene spontaneo il diretto ricordo alle parole attribuite ad Albert Einstein:«Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la Terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre». È proprio vero, perché due anni fa ogni informazione dava la speranza di un futuro migliore, di un benessere generale che avrebbe contrastato e vinto le brutture vissute… in-vece siamo arrivati a usare bastoni e pietre sulle emozioni delle persone e ormai siamo in un tunnel in cui non è possibile credere a tutto ciò che vogliono farci digerire. Una soluzione a tutto questo? Forse tornare a pensare che la sincerità, la trasparenza e il coraggio di vivere sono le basi per creare un futuro.
Sta dilagando l’ipocrisia invece di purezza e sincerità e noi, generazione del futuro, diciamo basta a tutto questo! Per quanto possiamo ritenerci impotenti, dobbiamo dimostrare che anche noi possiamo aiutare. Prendiamo coraggio e con la nostra voce proviamo al mondo che siamo stanchi di questa situazione e siamo in grado di contrastarla. In che modo volete farci crescere? Poco tempo fa i social e i giornali erano pieni di arcobaleni con la scritta «Andrà tutto bene». Oggi, invece, si osservano esplosioni, file di profughi in cerca di un barlume di speranza, dialoghi tra capi di stato che ci appaiono irreali.
Se una scimmia si brucia con il fuoco, certamente non si avvicinerà più a una fiamma. L’uomo invece? Perché non impariamo dal nostro passato? Forse perché non siamo così intelligenti come pensiamo di essere?