ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fornovo San Giovanni di Fornovo San Giovanni (BG) - 2C, 2E

Gli influencer, tra vita reale e virtuale

Il guadagno viene prodotto attraverso il marketing di affiliazione me è la credibilità a emergere come arma vincente

Negli ultimi anni il ruolo degli influencer ha acquistato un peso sempre maggiore, ma quanto è veramente utile il parere di un influencer per le nostre scelte? Gli influencers sono personaggi di successo in grado di attirare l’attenzione, coinvolgere e influenzare gli interessi e le decisioni del pubblico (o meglio dei follower) che li seguono. Essi non sono come i vecchi opinionisti per due motivi: il primo è che il pubblico può interagire con loro, mentre il secondo riguarda il rapporto che c’è con la community, improntato sulla fiducia e sulla stima. I contenuti che postano, inoltre, non sono neanche come le pubblicità tradizionali, perché i consumatori, essendo diventati più scettici, non si fidano più delle classiche reclame, ma preferiscono avere un rapporto “diretto” con questi personaggi. Questo fenomeno è molto diffuso tra i giovani, che non sono più attratti dalle pubblicità tradizionali, probabilmente anche perché sono abituati ad altre forme di comunicazione.

Ma come si diventa influencer? Basta solo registrare la propria opinione e postarla su un social? Un Influencer ha successo perché crea contenuti interessanti, si informa, ha credibilità e molte volte è anche di bell’aspetto; ovviamente per apparire su uno schermo non si mostrano sempre per come sono nella realtà, ma utilizzano dei trucchi (come gli editing) per le proprie foto, make-up molto pesanti, luci e telecamere di alta qualità. Alcune persone però criticano il ruolo degli influencer definendolo come un hobby e non come un lavoro vero e proprio; questi ultimi però non sanno che alcuni influencer hanno studiato per fare quello che fanno, in quanto devono saper parlare in modo fluido, devono essere convincenti, devono capire insieme al loro manager con quali aziende sia meglio collaborare; sì, perché il modo più diffuso con cui gli influencer guadagnano è il marketing di affiliazione, cioè quando un utente guadagna una commissione promuovendo il prodotto di un inserzionista o di un rivenditore.

C’è anche da tenere in considerazione che esistono varie categorie di influencer, che possono raggiungere un ampio pubblico o piccole nicchie di mercato; infatti, in base al numero di follower, si distinguono quattro tipologie principali di influencer: mega (più di 1.000.000 di follower), macro (tra i 50.000 e 1.000.000 di follower), micro (tra i 10.000 e i 500.000 follower) e nano (tra i 1.000 e i 10.000 follower). Gli influencers, inoltre, si dividono anche in base al tipo di contenuto che portano sul web e i principali macro gruppi sono quelli che si occupano di moda, di trucco, di sport, di musica e di cucina.

Il problema è che oggi molte persone non pensano con la propria testa e si fidano ciecamente di questi personaggi, ritenendo i prodotti che pubblicizzano i migliori in assoluto. Mentre è fondamentale scegliere con la propria testa e confrontare le informazioni.

 

Oggi sentiamo molto parlare di AVIS, ma per capire cosa sia questa associazione, di cosa si occupa e perché è così importante, noi ragazzi delle classi seconde della Secondaria di Fornovo abbiamo incontrato un giovane volontario dell’AVIS del nostro paese.

Matteo, perché hai deciso di diventare volontario dell’AVIS? «Da ragazzino già conoscevo l’AVIS perché i miei genitori sono da sempre volontari, ma è stato proprio quando ho partecipato all’incontro organizzato dalle scuole medie che mi sono sentito attratto dall’argomento della donazione e ho deciso che appena avrei raggiunto la maggiore età sarei diventato un donatore. Così è stato» Perchè è utile portare il progetto nelle scuole? «Penso sia utile per sensibilizzare i ragazzi sull’argomento; gli incontri vengono tenuti apposta con i ragazzi delle scuole medie, perché sono in una fascia d’età che si lascia affascinare e conquistare. In loro è facile far scoccare la scintilla verso la bellezza del concetto di aiuto».

Qual è il messaggio che si vuole trasmettere ai ragazzi? «Donare sangue è una cosa molto positiva: è un gesto utilissimo di solidarietà, che permette di aiutare sia le persone affette da malattie di vario genere sia chi deve essere sottoposto a un intervento chirurgico. Ricordiamo che il sangue è uno straordinario farmaco naturale»! 

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