ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

IC Mozzanica di Misano Gera D'Adda (BG) - 2D

La scrittura, ponte tra esperienza e curiosità

È un viaggio senza una meta precisa. Non importa dove porta, ma quanto ci si sente vivi mentre lo si percorre

La classe 2ªD ha trascorso una mattina in compagnia di Umberto Baldo, a parlare della sua passione per la scrittura.

Lei è un giornalista? «No: per diventarlo, bisogna passare un esame ed iscriversi all’ “Ordine dei giornalisti”. Io sono stato un Dirigente bancario e oggi sono un pensionato con una forte passione per la scrittura».

Che scuole ha frequentato? «Dopo il liceo scientifico, ho preso una laurea in Giurisprudenza».

Quando è nata la sua passione per la scrittura? «Non c’è un momento preciso.

Il mio ruolo in banca prevedeva fra le altre cose che scrivessi la normativa interna e la maggior parte delle comunicazioni aziendali. In quegli anni mi sono sforzato di scrivere sempre in modo chiaro: i dodicimila dipendenti dovevano comprendere i contenuti dei documenti. Nello stesso tempo, ho sempre voluto dare un tocco personale ai miei lavori per cercare di coinvolgere il lettore e non annoiarlo».

Da quando è in pensione, cosa fa? «Adesso ho molto tempo libero: la scrittura è diventata un bellissimo modo per impegnare le giornate. Mi interesso soprattutto di politica, economia, fenomeni sociali e di costume. Scrivo più o meno un editoriale al giorno per un network veneto».

Cosa ne pensa di internet e dell’informatica? Le servono molto? «Lo sviluppo delle nuove tecnologie non mi ha spaventato. La curiosità mi ha fatto imparare velocemente a sfruttarle per migliorare i miei lavori. Non per vantarmi, ma credo siano poche le persone della mia età a saper utilizzare il computer come me! In rete si possono trovare notizie provenienti da tutto il mondo. Da qui, quasi sempre, trovo l’ispirazione per i miei editoriali. Con le nuove App di traduzione, gli articoli scritti in lingua straniera non sono più un problema. Più complicato è il lavoro di “fact check”: utilizzo una notizia solo se sono sicuro che sia vera perché già riportata da siti che possano, a ragion veduta, ritenersi “seri”».

I suoi articoli vengono letti da molte persone? «Mi fa piacere, non lo nego, il numero di visualizzazioni che spesso raggiungo ma anche sapere, grazie alle nuove tecnologie informatiche, che i miei articoli online vengono aperti da lettori situati in tutta Europa o addirittura in America».

Ha mai avuto degli hater? «Sinceramente no. Non sono comunque il tipo di persona che si fa influenzare dal giudizio degli altri».

Ha mai ricevuto premi per ciò che ha scritto? «No, ma scrivere è una passione e non mi sono mai aspettato di avere qualcosa in cambio. La soddisfazione maggiore l’ho avuta però quando il mio nome è comparso all’interno della famosa Enciclopedia Treccani, perché sono stato un promotore della diffusione di uno dei ventitré neologismi introdotti nella lingua italiana nel 2023, ovvero “Greedflation”».

 

Per onomaturgia si intende la creazione di un neologismo.

Le parole nuove nascono perché la tecnologia, la scienza e le tendenze culturali si evolvono e l’uomo ha l’esigenza di avere un lessico adatto per potersi esprimere.

Nell’ultimo periodo, molti nuovi termini derivano da influenze di altre lingue, soprattutto l’inglese.

Una parola nuova però entra nell’enciclopedia «Treccani» solo se soddisfa diversi criteri: dev’essere grammaticalmente corretta e il suo uso deve essere frequente e stabile.

Uno dei neologismi entrati nel 2023 nella celebre enciclopedia è appunto «Greedflation», tradotto come «inflazione da avidità», cioè un ingiustificato aumento dei prezzi voluto dalle aziende per poter guadagnare di più, a spese dei consumatori.

Non c’è un vero e proprio «padre putativo» di questa parola: esistono però diverse persone che, da inizio 2023, hanno iniziato ad utilizzare questo termine scrivendo articoli sul fenomeno.

Umberto Baldo quindi non ha inventato una nuova parola: l’ha letta nella stampa inglese, gli è piaciuta ed ha pensato di utilizzarla in un suo editoriale. Così facendo, ha contribuito alla iniziale diffusione del termine “Greedflation” e quindi a farlo diventare un neologismo. entrato nell’uso comune del linguaggio.

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