Milano Cortina 2026, occasione per crescere
Durante i Giochi olimpici potremmo imparare come prenderci cura dell’ambiente e come fare sport in modo sostenibile.

Vogliamo parlarvi di un evento fantasticochearriverànel2026: le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina! Per noi, che viviamo in Valtellina, è come un sogno che si avvera. Immaginate di vedere i migliori atleti del mondo che si sfidano tra le montagne e le valli che conosciamo così bene! Quando si pensa alle Olimpiadi, la prima cosa che viene in mente è la neve! Qui in Valtellina, durante l’inverno, le montagne si coprono di un manto bianco e diventa un paradiso per gli amanti degli sport invernali.
La Valtellina vanta alcune delle stazioni sciistiche più famose d’Italia. Si può quindi già immaginare i campioni che sciano sulle fantastiche piste di Bormio o che fanno snowboard a Livigno.
È come se le nostre montagne diventassero grandi palcoscenici per gli sportivi! Nel corso degli anni, numerosi atleti di sci originari della Valtellina, si sono distinti a livello internazionale. Basti pensare un nome su tutti, Deborah Compagnoni, considerata una delle più grandi atlete del circo bianco di tutti i tempi.
E, a proposito di Olimpiadi, Deborah, nativa di Santa Caterina Valfurva (Sondrio), vinse la medaglia d’oro nella combinata a Lillehammer nel 1994, così come nel Super-G a Nagano nel 1998, mentre medaglia d’argento nel Super-G a Albertville nel 1992. Una leggendaria sciatrice di casa!! Che orgoglio.
Un’altra cosa che entusiasma è vedere atleti che arrivano da tutto il mondo. Immaginate quante bandiere colorate sventoleranno e quante lingue diverse si parleranno! Si potranno incontrare bambini come noi, che vengono da paesi lontani e che magari non hanno mai visto la Valtellina. Si potrà fare amicizia, scambiarci le nostre tradizioni e raccontarci storie di sport e avventure.
Le Olimpiadi non sono solo una competizione, ma anche un’opportunità per imparare. Si potrà partecipare a eventi, laboratori e attività che ci insegnano come vivere uno stile di vita sano e attivo. Immaginate di provare a sciare per la prima volta, o di imparare a fare un salto con gli sci. Sarebbe un’esperienza incredibile! Un altro aspetto che ci sta molto a cuore è la bellezza della nostra natura. Durante le Olimpiadi, sarà importante ricordare di proteggere le montagne e i boschi che ci circondano. Potremmo imparare come prendersi cura dell’ambiente e come fare sport in modo sostenibile. Questo è fondamentale per noi e per le future generazioni.
Infine, pensiamo che le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 saranno un momento indimenticabile per tutti noi. Ogni bambino potrà sentirsi parte di qualcosa di grande e speciale, e porteremo sempre nel cuore questi ricordi.
In conclusione, Milano Cortina 2026 non è solo un evento sportivo, ma un grande sogno che unisce tutti. Da Valtellina, guardiamo verso le Olimpiadi con grande entusiasmo e infinita gioia, pronti a vivere un’avventura indimenticabile! Forza atleti, e che vinca il migliore!
Da piccolo cosa sognavi di fare? «Sognavo di fare alcune cose come l’insegnante di qualsiasi materia. Mi piaceva tantissimo geografia, storia, sport. Tra i mestieri che desideravo poter fare c’era anche quello del giornalista, non nello specifico sportivo, come è invece accaduto a me».
Come ti sei avvicinato al mondo del giornalismo? «Quasi casualmente. Avevo poco più di 15 anni. C’era bisogno di coprire un mio caro amico che mi chiese di sostituirlo per il resoconto della settimana dell’atletica da fare. Lo feci così bene che il caporedattore di quella radio mi disse di continuare a farlo. Non mi sono più fermato».
Qual è stata la tua esperienza più emozionante da cronista? “Ce ne sono tante di emozionanti e qualcuna di emozionantissima. Mi viene in mente quando, era l’1 agosto 2021, Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (scivolati di un anno causa covid), facevo le telecronache e, nel giro di 10 minuti, l’Italia vince l’oro nel salto in alto con Gianmarco Tamberi e, poco dopo, Marcel Jacobs invece nel 100 metri. Nella storia dello sport italiano non era mai accaduto ciò.
Quale consiglio daresti per diventare bravi giornalisti? «Un bravo giornalista parte da un carattere che deve portarlo alla curiosità, verificare le notizie, mettere il naso dentro alle cose. Deve avere la schiena dritta per essere estremamente franco, esplicativo, completo.