ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Virgilio - Trebbia di Cremona (CR) - 3D

Tutti insieme per un futuro migliore

L’Unicef lascia la parola ai giovani sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La cittadinanza attiva flitrata dall’esperienza

La classe 3ªD della scuola media «Virgilio», guidata dalla professoressa Alessandra Fiori, ha portato a termine uno dei suoi innumerevoli progetti e il 20 novembre 2023 ha partecipato in Sala Quadri del Comune di Cremona ad una conferenza in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, durante la quale sono stati esposti alcuni testi, frutto della rielaborazione degli studenti.

In particolare alcuni degli alunni hanno approfondito le loro riflessioni riguardanti gli articoli 18 e 19 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Unicef), sicuramente inerenti con l’argomento proposto in sala e che hanno ottenuto, con grande soddisfazione dei ragazzi, consenso, apprezzamento, ma soprattutto applausi da parte degli organizzatori e delle altre classi presenti. Gli studenti hanno descritto le esperienze di cittadinanza attiva vissute dalla classe maturate in diversi ambiti e situazioni, lavorando suddivisi in gruppi.

La prof ha lasciato quindi loro la possibilità di esprimersi liberamente, con l’unica indicazione di creare un collegamento tra l’argomento di ogni gruppo e i diritti dell’infanzia. In seguito, dopo aver concluso tutti i testi, quali sono stati i problemi e le difficoltà nel lavoro? Forse la parte più difficile da affrontare per la 3ªD è stata svolgere dei riassunti e formulare dei pensieri in poco tempo; ma la professoressa ha risolto suddividendo gli incarichi e dividendo la classe in quattro gruppi: il primo ha approfondito il proprio contributo sulla violenza sulle donne, tema affrontato negli anni precedenti, riguardo il quale la classe aveva organizzato uno spettacolo poi recitato in seguito a Villa Gaia in provincia di Pavia e al teatro Filo di Cremona. Il secondo gruppo ha gestito il progetto sulla mafia, ispirandosi al libro: «La Classe dei Banchi Vuoti» di Don Ciotti, letto in classe quando gli alunni erano ancora in prima. Un altro gruppo si è occupato della problematica che riguarda l’ambiente: i ragazzi hanno fatto intendere che sono disposti a battersi fino alla fine per l’ambiente, perché vogliono garantire alle generazioni future un mondo migliore e sicuro per tutti. L’ultimo dei quattro gruppi ha lavorato all’«Alfabeto della Gentilezza», facendo capire che tutti dovrebbero cambiare il proprio modo di relazionarsi con gli altri, infatti a volte le parole fanno più male delle botte.

I temi affrontati dai gruppi hanno avuto una ricaduta positiva sulla classe, infatti i ragazzi hanno avuto modo, oltre a lavorare in gruppo, anche di sviluppare il proprio pensiero critico riguardo i diversi argomenti affrontati: ci hanno messo tutto se stessi, hanno creato legami prima inesistenti, hanno fatto squadra. Questa esperienza, quindi, non è servita solo come opportunità per la diffusione di tematiche che riguardano tutti, ma è servita loro per essere una classe unita in tutti gli aspetti, da ogni punto vista.

 

Il 20 novembre di ogni anno si ricorda il «World Children’s Day», ovvero è la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Questa data è stato istituita nel 1989, quando venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione, con l’approvazione di 196 Stati Parte.

Negli ultimi anni è stata difficile la sopravvivenza e il benessere di molti a causa dei conflitti, l’UNICEF intende ricordare l’importanza dell’art.38 della Convenzione: ogni bambino ha diritto a essere protetto dalla guerra, un diritto che, se non garantito, vede negati tutti gli altri.

Perciò questa giornata è un’occasione fondamentale per riflettere sullo stato dei diritti dei più giovani e per rinnovare l’impegno nel proteggerli. E’ importante trattare questi argomenti perché ci sono dati significativi come quello che dimostra che tra il 2005 e il 2022, oltre 120.000 bambini sono stati uccisi o mutilati dalle guerre nel mondo, e che quindi vanno combattute queste ingiustizie.

I bambini non iniziano i conflitti e non hanno il potere di fermarli, però hanno bisogno che tutti mettano la loro sicurezza in primo piano e immaginino per loro un futuro in cui ci sia salute, si viva in sicurezza e dove l’istruzione non sia un miraggio. I bambini hanno diritto di vivere la loro infanzia e la loro adolescenza in un clima sereno.

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