ll progetto de Il Giorno per i lettori di domani

Scuola Primaria Chignolo Po di Chignolo Po (PV) - 4A

La lezione: la violenza non è un gioco

Non si è mai troppo piccoli per imparare a diventare adulti responsabili e civili. Una panchina rossa per dire «no»

La Scuola Primaria di Chignolo Po dice “ NO” alla violenza contro le donne.

Ogni giorno, all’ingresso e all’uscita della nostra scuola, fa capolino su di una collinetta, una panchina rossa, simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.

La panchina rossa era stata inaugurata il 6 giugno 2018 ed è stata posizionata nei pressi della scuola poiché, è proprio da piccoli che si comincia ad imparare il rispetto verso gli altri. Per questo motivo, gli alunni della Scuola Primaria di Chignolo Po, insieme ai loro docenti, durante l’anno scolastico, e non solo il 25 novembre, organizzano momenti di riflessione sulle ingiustizie e sulle sfide che le donne affrontano nella lotta contro la violenza. In ogni disciplina vengono realizzati laboratori, discussioni e attività che permettono agli alunni di porre le basi per divenire i futuri cittadini del doma-ni in un’ottica di vera convivenza civile.

Attraverso le discussioni guidate i bambini imparano a rispettare i diversi punti di vista e le diverse prospettive. Gli alunni riflettono in gruppo sui fattori che possono portare alla violenza e sulle possibili soluzioni per prevenire o affrontare il problema.

La realizzazione di cartelloni e video informativi realizzati nell’ambito delle ore di educazione civica, permettono di promuovere il rispetto e la parità di genere. Infine, vengono realizzati simulazioni e giochi di ruolo che permettono agli alunni di comprendere meglio le emozioni favorendo l’empatia e l’acquisizione di competenze di comunicazione efficace.

La sfida dei docenti è quello di facilitare gli studenti ad acquisire consapevolezza delle proprie e altrui emozioni in modo tale che possano, da adulti, privilegiare la scelta del benessere e del rispetto per sé e per gli altri.

Per raggiungere questo traguardo, la scuola necessità di essere supportata dalle diverse realtà presenti sul territorio, ed essere affiancata da diversi professionisti per collaborare alla realizzazione di percorsi educativi e progettazioni mirati alla promozione del benessere proprio ed altrui.

Per questo motivo sono in essere collaborazioni con l’Amministrazione comunale di Chignolo Po, l’Università Bicocca di Milano e diverse Associazioni del territorio. Per fornire alla scuola un supporto multidimensionale è essenziale promuovere la collaborazione tra scuola, famiglia e comunità al fine di garantire un approccio integrato e coerente.

Risorse aggiuntive come psicologi scolastici e counselor possono essere cruciali per fornire supporto individuale agli studenti in difficoltà. Programmi di prevenzione e intervento sul bullismo e sull’ansia da prestazione possono contribuire a creare un ambiente scolastico più sicuro e inclusivo. Infine, investire in infrastrutture e risorse materiali a supporto del benessere, come spazi verdi e aree dedicate al relax, può favorire un clima scolastico positivo e stimolante per gli alunni.

 

Lei è favorevole che fin dalla Scuola Primaria si parli di Violenza contro le donne? «Certamente, anzi penso che si possa farlo fin dalla Scuola dell’Infanzia utilizzando un linguaggio semplice e facendo esempi di comportamenti corretti e scorretti. Sia i bambini che i ragazzi devono comprendere che esistono diverse forme di volenza e saperle riconoscere».

Nella nostra scuola sono state realizzate molte attività ed eventi contro la violenza. Ne ricorda qualcuna in modo particolare? «Ricordo tutte le iniziative e tutti gli eventi realizzati.  Ognuna di esse ha la sua importanza. Alcuni di questi eventi hanno avuto una diversa rilevanza poiché hanno coinvolto tutta la comunità, ad esempio l’inaugurazione della panchina rossa».

Cosa pensa che possa fare la Scuola per cercare di contrastare il fenomeno del femminicidio? «Ogni giorno, nel contesto classe, con l’aiuto dei docenti la Scuola può fare molto. Importante è capire che ad ogni nostra azione corrisponde una reazione e una responsabilità. Con l’aiuto dei docenti, voi studenti potete riflettere sulle conseguenze delle vostre azioni per diventare adulti responsabili».

Ci potrebbe lasciare una frase da dedicare ai suoi alunni? «“I Care” è una frase di Don Milani che significa Mi importa!»

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